Cantù, playoff per vincere
«Ci mettiamo cuore, lavoro, sudore »

Sacripanti: «Possiamo dire la nostra»

Ha voglia di dire tante cose Pino Sacripanti alla vigilia dei play off.

Bilancio della stagione? «A questo punto è ok.

Io credo di sì. Abbiamo fallito l’ingresso in Coppa Italia, ma abbiamo centrato quello in Europa e quello in campionato, con l’ingresso ai playoff. Credo che più o meno ci siamo».

Guardando la stagione da qui, cosa vede?

«Vedo che nell’ambiente forse è stato sottovalutato il nostro cammino in Europa, ad esempio. L’obiettivo era passare il primo turno, ma noi siamo andati a giocarci gli ottavi di finale di Eurocup, cosa che qui non accadeva dalla Korac del 1991. Abbiamo battuto Khimki e con Kazan ce la siamo giocata. Non male

Poi anche in campionato non è andata malaccio. Specie nel girone di ritorno. Capisco gli alti e bassi, capisco che il risultato decide sempre. Però io l’altro giorno guardavo i numeri e leggevo che abbiamo vinto 9 partite su 15 nel girone di ritorno, dove saremmo quinti in classifica. E che soprattutto, senza due soffi di vento contrari come con Brindisi e con Pistoia, dove davvero abbiamo perso per due situazioni fuori controllo, avremmo un parziale di 11 su 15 alla voce vittorie. Scusate, ma dico: tanta roba.

Però gli alti e bassi hanno inciso. Tante occasioni perse e una stagione sul filo del rasoio.

All’inizio della stagione eravamo davanti a un bivio: optare per una squadra da “usato sicuro”, che ci avrebbe condotto a una salvezza tranquilla oppure cercare la bomba adrenalinica di un gruppo di giocatori di forte fisicità ma da istruire tatticamente. Abbiamo scelto la seconda. E qualche rischio era previsto».

Quale Cantù vorrebbe vedere in campo nei play off? «

Facile dire quella vista contro Milano. ma io dico anche quella vista contro Roma, nell’ultima. Quando nei minuti finali ho visto nei giocatori la necessità fisica di non perdere l’occasione. Lì ho capito che questi ragazzi volevano andare ai playoff non solo per esserci, ma per giocarseli».

L’intervista completa a Pino Sacripanti su La Provincia di giovedì 14 maggio

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