Carnati, Mondiale perso
per una sola presa

Il diciassettenne erbese sfiora il titolo iridato di arrampicata

Per una sola “presa” Stefano Carnati non ha conquistato il titolo mondiale. Il diciassettenne di Erba ha comunque dimostrato di essere uno dei più forti atleti nell’arrampicata sportiva. Ad Arco di Trento, dove si sono svolti i Mondiali, il comasco è stato autore di una grandissima finale nella categoria Youth A (riservata agli under 18) nella specialità lead. Si tratta della classica salita con la corda dal basso, su pareti alte da 15 a 25 metri, con l’obiettivo di raggiungere il punto più alto possibile del tracciato.

La classifica viene determinata dall’ultima presa raggiunta. E Carnati ad Arco è stato superato, all’ultimo dallo svizzero Sasha Lehmann che è riuscito a toccare una sola presa in più. L’erbese era arrivato all’atto decisivo con la settima posizione, ma nella finale si è scatenato ed ha dato il meglio di sé. Strada facendo ha visto crollare, uno ad uno, i suoi avversari sino ad arrivare ad accarezzare il sogno di uno spettacolare bis dell’oro iridato, intascato due anni fa in Canada.

Quando l’impresa sembrava a portata di mano, ecco il colpo di scena del rossocrociato Lehmann che riusciva a mettere la mano, pochissimi centimetri sopra la testa del campione comasco. Dopo la comprensibile delusione, l’erbese, che gareggia per I ragni di Lecco, ha festeggiato un argento che lo conferma nell’olimpo dell’arrampicata sportiva. Figlio d’arte, fin da piccolo con il padre Adriano ha iniziato a scalare all’aperto, affrontando i gradi più difficili.

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