Carugati e la serie A di Rovello
«Voucher? Meglio regole certe»

Il centro della Bassa Comasca è la culla del tchoukball in provincia

Anche il tchoukball, come tutti gli altri sport di squadra, ha subito uno stop del campionato a partire dal 24 febbraio. Qualche settimana fa, è arrivato lo stop definitivo dei campionati, che riguardano la serie A, la serie B e la categoria M15. A essere coinvolta è anche la società di Rovello Porro, la Polisportiva 1996. Abbiamo sentito il presidente della Polisportiva, nonché responsabile del settore tchoukball, Diego Carugati, che ha tracciato un bilancio pre e post Coronavirus.

Come è finita la stagione? Al momento dello scoppio della pandemia in che posizione eravate? «La prima fase del lockdown è stata molto confusa con una repentina chiusura per una settimana delle attività sportive dal 24 febbraio, poi una parziale riapertura per i soli maggiorenni per allenamenti a porte chiuse, secondo un’interpretazione della Regione Lombardia, per metà della settimana successiva fino al Dpcm che ha decretato la chiusura delle scuole e che, teoricamente, ci consentiva di allenarci solo a patto che il nostro personale medico garantisse che non si potesse propagare il contagio. Ovviamente non potevamo ottemperare a quelle condizioni e quindi abbiamo chiuso l’attività prima ancora che istituissero la zona arancione in tutta la Lombardia, prima, e in tutta Italia poi. Il campionato di serie A è stato bloccato poco dopo la fine del girone di andata. I Rovello Sgavisc hanno vinto tutte le parte disputate comprese quelle con Saronno Castor e Ferrara Bulls, confermandosi la squadra da battere dopo il titolo conquistato lo scorso anno. Peccato non essere potuti andare fino in fondo».

Che eventi sono stati annullati quest’anno? «La Federazione ha deciso di cancellare l’intera stagione sportiva, e quindi di non assegnare titoli, promozioni e retrocessioni. Abbiamo molto apprezzato che questa decisione sia stata presa consultando tutte le società del campionato e siamo stati lieti di poter dare l’avallo a questa decisione in quanto, da società leader del campionato di serie A e che aveva più da rimetterci, ritenevamo giusto dare l’esempio mettendo noi per primi la salute davanti alle legittime ambizioni sportive. Oltre al campionato sono state annullate l’European Winners Cup di Varsavia, l’European Silver Cup di Ferrara e il campionato europeo per nazioni in programma quest’estate in Inghilterra. Infine, sono stati annullati il celebre festival di Beach Tchoukball a Rimini e il nostro “Torneo sotto le stelle” che tradizionalmente fa da cerniera tra la fine della stagione sportiva e l’inizio degli impegni estivi delle nazionali».

Invece, come si sta programmando la prossima stagione? «L’anno prossimo è una grandissima incognita. L’ideale sarebbe ripartire con lo stesso programma di quest’anno e recuperare tutto quello è saltato a un anno di distanza, ma non possiamo sapere a oggi se potremo permetterci un campionato nazionale, se potremo avere le nostre tradizionali giornate di campionato con 4 o 5 squadre nello stesso palazzetto, se potremo fare tutti quei tornei che per loro natura comportano il formarsi di assembramenti di persone».

La Federazione vi garantirà dei voucher per le iscrizioni del prossimo anno? «Questo non lo sappiamo, aspettiamo di avere delucidazioni perché al momento la situazione è ancora molto confusa, ai voucher preferiremmo di gran lunga delle regole per noi applicabili perché bisogna considerare che nessuno sport di squadra può essere fatto tenendo la distanza di un metro e disinfettando la palla tra un passaggio e l’altro. Per il momento comunque abbiamo deciso di erogare noi voucher ai nostri iscritti per rimborsarli dei 3 mesi in meno di attività sportiva di cui non hanno potuto usufruire e lo abbiamo fatto pur garantendo metà compenso agli allenatori nonostante lo stop. Abbiamo anche dato la possibilità di rinunciare al compenso e al voucher per destinarlo a un ente del territorio volto alla mitigazione delle ricadute sociale di questa pandemia».

Quali squadre iscriverete ai campionati, la prossima stagione? «Se non avremo importanti variazioni nel numero dei nostri iscritti manterremo le nostre cinque squadre: una nel campionato di serie A, due in B e due in M15».

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