Che fine fanno i giovani di Cantù?
Munafò pronto a parlare con Dimitry

Il presidente del Pgc conferma la disponibilità di verificare gli accordi con Gerasimenko

Un accordo tra gentiluomini sui giovani, almeno in linea di massima, c’è già. Non potrebbe essere altrimenti, del resto, «così come peraltro è fin qui sempre stato» tra Pallacanestro Cantù e la sua società satellite, il Progetto Giovani Cantù. A confermarlo è il presidente di quest’ultima, Antonio Munafò, che smentisce qualsivoglia attrito con il patron russo.

Anzi, rilancia: «Per quanto ci riguarda – dice – tutti i nostri ragazzi sono a disposizione della prima squadra». Nella prima conferenza stampa della stagione 2016-2017, il numero uno della Pallacanestro Cantù, Dimitry Gerasimenko, si è espresso in modo netto circa la necessità di salvaguardare il patrimonio sportivo del vivaio canturino dall’evenienza che, mantenendo l’attuale separazione amministrativa tra la prima squadra e il Progetto Giovani Cantù, i migliori talenti prodotti in casa possano accasarsi altrove senza passare tra i “grandi” del Pianella. «Credo – ha spiegato Gerasimenko – sia necessario avere un legame, anche regolamentare, più forte con il settore giovanile». Questo, ha precisato, «per evitare che i ragazzi che crescono qui e fanno dei minuti in serie A scelgano di giocare in un’altra squadra».

Per Gerasimenko l’obiettivo a breve termine è l’inserimento nell’organico 2016-2017 dei giovani Luca Cesana e Curtis Nwohuocha. Proposito dichiarato: farli entrare a pieno titolo del mondo dei professionisti, valorizzandone le presenze in campo fin qui raccolte nella passata stagione con l’ambizione di evitare che possano spostarsi altrove. «Se Curtis e Cesana sceglieranno di rimanere a Cantù – commenta Munafò - io non sarò altro che felice. Dipende da loro. La nostra è una società satellite a tutti gli effetti, che gestisce con risorse specifiche i giovani per non creare confusione con i bilanci della Serie A. Una formula che funziona e che ha come naturale sbocco dei migliori la Pallacanestro Cantù».

Forse anche per questo Munafò si sarebbe atteso fin da quest’anno un maggior investimento di Gerasimenko, che invece non aumenterà il budget a disposizione delle sei quadre di Pgc. «Speriamo nell’anno prossimo», chiude Munafò.

(Alberto Gaffuri)

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