Canturino, stagione da incorniciare
È l’anno di Montoli e del Tricolore

Il bilancio della squadra juniores gialloblù: annata corta, ma di sorrisi

Il Club Ciclistico Canturino 1902 guarda già al 2021. Lo fa lasciandosi alle spalle un 2020 corso da protagonista a livello nazionale – nella speciale classifica di ciclismo.info la società di Cantù è inserita al secondo posto assoluto per la categorie dietro il Team Giorgi e davanti alla Ciclistica Trevigliese – e pensando quanto potrà ancora esserlo in futuro, forte di un primo anno di prospettiva (il lecchese Riccardo Santamaria, che ha chiuso l’annata con una vittoria personale e con la sensazione di poter dare ancor di più di qui in avanti) e, più in generale, di uno staff capace di motivare e gestire i ragazzi perfino nel corso di un anno sportivo, quest’ultimo, stravolto dal Covid-19.

Nessuna incertezza, né passi falsi: quando il Canturino 1902 ha gareggiato è sempre stato nelle posizioni di testa, dimostrando che i lampi visti l’anno scorso non erano stati fuochi di paglia, bensì avvisaglie su cui costruire. «I segnali li avevamo già avuti nel corso del 2019, quando due ragazzi del primo anno, Bagatin e Montoli, avevano assaporato il sapore della vittoria», spiega il presidente Paolo Frigerio. Andrea Montoli, che quest’anno s’è laureato campione italiano Juniores, nel 2019 aveva comunque ottenuto ben tre vittorie; al suo fianco Christian Bagatin, che lo scorso anno incassò una vittoria e che nel 2020 è andato più volte a punti, senza però mai primeggiare. Un’esplosione a metà la sua, che non è detto non arrivi nel passaggio tra gli Under 23.

«Durante la mia visita al raduno di inizio febbraio sul Garda avevo colto sensazioni di grande omogeneità nella squadra, suffragate da sensazioni positive di grande coesione tra di loro», ricorda Frigerio pensando al primo appuntamento stagionale vissuto assieme. Preparazione fisica (affidata a Ruggero Borghi), adeguata alimentazione (con il nutrizionista Luca Ballerini) e gestione tecnica delle corse (sulle spalle del direttore sportivo Andrea Arnaboldi) hanno fatto il resto, con il lockdown a cancellare decine di gare, il tricolore nel mirino e una seconda parte di stagione vissuta davvero alla grande, senza tentennamenti di sorta.

«Durante lo stop, i ragazzi si sono tenuti in rete tra di loro e con il direttore tecnico, Borghi e Ballerini. Usciti dal lockdown, la voglia di stare assieme, di correre, di aiutarsi l’un l’altro era grande», continua.

Meno gare in calendario, però, hanno significato meno appuntamenti a disposizione per confrontarsi sulla strada. «Con la riduzione della stagione si sono anche ridotti gli obiettivi a disposizione. Dopo il raduno di fine luglio a Livigno tutto è stato finalizzato al Campionato italiano», prova che ha visto il già citato Montoli centrare la posta piena e un altro Canturino 1902, Alessandro Motta («Un altro elemento tosto, che nel 2019 aveva saltato metà stagione per problemi fisici»), chiudere comunque in ottava piazza. Ciliegina sulla torta, il podio tutto gialloblu nella cronoscalata di Trontano a mettere il sigillo finale su un 2020 comunque positivo. «Lo staff è stato contagiato dell’entusiasmo, che io cerco di moderare. Francamente mi auguro che il 2021 spazzi via tutte le incertezze che ci accompagnano».

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