Frigerio: «Ok la bicicletta
ma innanzitutto c’è la scuola»

Parla il nuovo presidente: «La missione del Canturino 1902

resta quella di far crescere i ragazzi».

Se CentoCantù - che per sua stessa ammissione «nasce da una costola del Canturino» - è in pratica una sua creatura, più che naturale che alla sostituzione dello storico presidente Spinelli gli venisse dagli altri associati chiesto di succedergli.

Paolo Frigerio, ovviamente, non ha detto no, forte dell’amore per uno sport, il ciclismo, che da sempre lo caratterizza. Questo, al netto degli ulteriori impegni che il doppio incarico porterà con sé.

«Il Canturino è nato 115 anni fa. Ha una storia prestigiosa alle spalle e rappresenta un riferimento per questo sport non solo in provincia di Como», dice.

«È un’esperienza dalla quale non avrei potuto sottrarmi», racconta Frigerio. Lui, che 40 e più anni fa indossò quella maglia nelle categorie Esordienti e Allievi, è oggi pronto a ripartire dagli Juniores, ma questa volta nel ruolo di numero uno della società.

«Ogni società - prosegue - è soddisfatta se i suoi ragazzi ottengono buoni risultati. Prima di tutto, però, viene la scuola: a 16-17-18 anni non si può pensare allo sport come unico sbocco e, dunque, è bene che i nostri giovani partano da questo principio». Nell’ultimo biennio, a tirare la carretta un po’ per tutti fu Bagioli, che portò in diverse occasioni il Canturino a vincere.

«La missione del Canturino è quella di fare crescere i ragazzi, di prepararli e, chissà mai, di formare anche qualche professionista».

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