«Io, il Lombardia e Casartelli»
De Zan da applausi a Como

A poco meno di due settimane dal Lombardia, il giornalista-scrittore ospite allo Yacht Club

Un groppo in gola quando parla del Pirata (il “Panta” o Marco come lo chiama lui). La commozione quando ricorda il maledetto 18 luglio 1995 quando il destino si portò via Fabio Casartelli. La felicità quando decide di allungare la lista dei favorevoli all’arrivo, perenne, del Giro di Lombardia a Como.

Dovessimo riassumere in tre flash una magica serata allo Yacht Club di Como sceglieremmo questi. Ma solo perché costretti a fare un grande lavoro di sintesi. Davide De Zan - giornalista Mediaset, conduttore tivù e figlio d’arte dell’immenso Adriano - era sulle sponde del lago, portato da quella macchina da guerra - organizzativamente parlando - che porta il nome di CentoCantù, nella persona del presidente Paolo Frigerio.

Una sessantina di persone in un lunedì di autunno costituiscono la prova provata di come la gente possa rispondere positivamente in presenza d’incontri d’alto livello. E l’appuntamento con De Zan, a poco meno di due settimane dall’arrivo de Il Lombardia in città, costituisce una di quelle perle che il movimento comasco-canturino può mettere nella sua già preziosissima collana.

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