Scatta la caccia all’Europeo
per il quasi tricolore Ballerini

Reduce da un grande campionato italiano, il canturino domani sarà in Francia con la maglia azzurra

La zampata di Giacomo Nizzolo, in fondo, brucia ancora. Non sono certo sufficienti un paio di giorni, infatti, per lenire il dispiacere per quello che avrebbe potuto essere un grande successo e che, invece, così non è stato, con quei pochi metri prima del traguardo di Cittadella a ratificare un verdetto che al termine di una corsa tutta grinta ha davvero tutto il sapore della beffa.

Davide Ballerini, del resto, la maglia tricolore un po’ se la stava già sentendo addosso. L’aver recuperato Sonny Colbrelli era apparso ai più l’allungo decisivo verso quel titolo di campione italiano cullato nell’animo già nelle settimane precedenti dal corridore comasco. Nessuno, in fondo, poteva aspettarsi il ritorno di Nizzolo, abile a sfruttare perfino gli ultimi centimetri a disposizione per stravolgere un verdetto che sembrava già scritto.

«Mi sono sentito bene tutta la gara - commenta Ballerini - e la gamba girava. Ci ho provato più di una volta, non riuscendo però a staccare gli altri. Non è stato facile e, nel finale, ce la siamo giocata in volata. Sono partito, testa bassa e a tutta. Quando mi sono accorto di Giacomo, però, purtroppo non c’era più niente da fare. Chapeau, non posso dire altro».

I due protagonisti della volata finale di domenica si ritroveranno domani gomito a gomito all’Europeo di Plouay, in Francia. Loro due, assieme a Matteo Trentin, Diego Ulissi, Manuele Boaro, Davide Cimolai, Edoardo Affini e Giovanni Visconti, comporranno la rappresentativa azzurra convocata dal ct Davide Cassani. Ironia della sorte, Ballerini e Nizzolo non sono soltanto amici da tempo, ma condividono anche la camera nel ritiro azzurro. «Siamo molto amici. Abitando non troppo distanti, spesso ci alleniamo assieme. C’è tanta stima tra di noi», prosegue.

Domani, in Francia, un altro appuntamento da non perdere. Peccato per il ridotto chilometraggio della prova (177 in tutto), che certo non farà la selezione e si presterà dunque anche ad assoluti individuali. «Mercoledì (domani, ndr) si vedrà che gara uscirà. Non sarà semplice interpretarla perché è una corsa aperta e sicuramente qualcuno cercherà di attaccare».

Parlare di gerarchie, in questo contesto, appare prematuro. Certamente Nizzolo e Ulissi saranno tra gli osservati speciali, con Trentin che, pur non granché in palla nelle ultime uscite, proverà a dire la sua. Per Ballerini, l’occasione di riprovarci subito dopo il secondo posto di Cittadella. La scaramanzia, in questi casi, è d’obbligo; la consapevolezza nei propri mezzi, però, non deve mancare. Anzi.

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