Como, dimenticare Olbia in 4 mosse

Serie C1. Il rientro di Gatto 2. Evitare reti da “Mai dire gol”3. Pace con la tifoseria 4. Sistemare il campo di casa. Ecco la strategia per riportare il Como in zona playoff nelle prossime tre partite (che si giocano in sette giorni)

Il Como deve rialzare la testa. Scivolato fuori dalla zona playoff (distante però un solo punto), ha tutte le carte in regola per riconquistarla e centrare l’obiettivo della società. Un obiettivo peraltro cambiato in corsa, visto che inizialmente era la salvezza, poi considerato troppo basso per il valore della squadra e le ambizioni di società e piazza.

Il Como deve risalire in sella al più presto e cercherà di farlo sfruttando le (difficili) tre partite in sette giorni che lo aspettano: domenica la Giana in trasferta (capolista del girone di ritorno per punti fatti), mercoledì l’Alessandria in casa (una delle favorite di inizio campionato) e domenica dopo il Pontedera in trasferta (una delle sorprese del torneo). Una operazione recupero da affidare a quattro mosse.

1. Gatto e modulo

Ci sono infortuni e infortuni. Quello di Massimiliano Gatto ha privato Banchini di un giocatore su cui il tecnico puntava molto e che soprattutto dava la possibilità di una elasticità tattica sul campo. Gatto è stato out per mesi a causa di una misteriosa periostite (misteriosa perché non guariva mai). Ora, sul più bello, ci si è messa la febbre. Ma ormai dovremmo esserci. Gatto potrebbe essere convocato per domenica. O per l’Alessandria.

E chi è Gatto, Maradona? direte voi. Vero. Ma la sua presenza potrebbe addirittura consentire al tecnico di variare il suo modulo. Perché con l’abbondanza di centrocampisti offensivi e giocatori capaci di ribaltare l’azione (Gatto, Lanini e Cicconi: da nessuno a tre, in poche settimane), potrebbe anche far prendere in analisi al tecnico l’ipotesi del 3-4-3. Di cui forniamo diverse possibili interppretazioni negli schemi qui a fianco.

2. Gol presi

Per la terza domenica di fila Banchini ha imprecato per la maniera con cui sono stati presi i gol. Reti da “Mai dire gol”, le ha definite. Lo aveva detto con la Pistoiese, ma certo non deve essere stato contento nemmeno della rete ad Arezzo al 97’ scaturita da palla persa in possesso (dribbling perso da Lanini) o a quella altrettanto beffarda dell’Olbia con due attaccanti a beffare la retroguardia azzurra come coltello nel burro. Attenzione: in discussione non ci sono i difensori (Bovolon e Toninelli hanno un rendimento buono), ma l’interpretazione della squadra in generale. Banchini lavora di squadra e non di reparto, dunque è un problema che riguarda tutti. «Si prendono gol sempre uguali», pare abbia detto Vierchowod in tribuna (peraltro prossimo commentatore di Comotv).

3. Tifosi

Va ricostruito il rapporto di fiducia tra squadra e tifosi. Non siamo alla contestazione, ma i malumori sono evidenti. In più c’è la vicenda della squadra che non è andata sotto la curva domenica dopo la gara. Affranta, con il morale sotto terra, è rientrata negli spogliatoi. Gandler ha spiegato la situazione. Speriamo che basti, perché su certe scivolate a volte si va avanti con strascichi infiniti. Peraltro la gente aveva salutato come sensato l’obiettivo salvezza in estate, dunque ha poco senso ora insultare tutti quando la squadra è a un punto dai playoff.

4. Campo

Domenica su terreno del Sinigaglia non si poteva giocare a calcio. Abbiamo visto passaggi banali diventare palle svirgolate finite in fallo laterale. E la punizione di De Nuzzo calciata direttamente nei distinti?

Era successo che Banchini si era lamentato per il campo e che la società aveva provveduto a scaricare sabbia per asciugarlo. Solo che la sabbia ha bisogno di giorni per essere assorbita (e rullata). Sarebbe stato meglio aspettare una partita in trasferta e quindici giorni senza utilizzare il campo, per fare l’intervento. Adesso il terreno sta già meglio. Condizione fondamentale per fare il gioco di Banchini. E non sono scuse. Da registrare la battuta d Gandler sull’argomento: «Il problema è la fascia in ombra sotto la tribuna. Perché è stata calcolata male la posizione della tettoia. Se ci fanno rifare lo stadio, questo problema non ci sarà più». Con la tribuna al posto dei distinti....

© RIPRODUZIONE RISERVATA