Cremascoli e il palazzetto
«Sono preoccupata»

Intervista con il presidente della Pallacanestro Cantù, Anna Cremascoli

Possibile azzardare un primo bilancio?

«È troppo presto per pensare di tirare delle righe con cognizione di causa. Una stagione deve essere analizzata nel suo complesso e a febbraio questa interezza difetta».

Ma a questo punto della stagione si sentirebbe di riconfermare l’accoppiata Sacripanti-Della Fiori, ovvero l’asse coach-direttore sportivo?

«Ribadisco: non è in inverno che prendo decisioni, anche perché riconferme o meno dipendono da tanti fattori (budget incluso) e non solo dai riscontri del campo. Premesso dunque che non ha valore in senso assoluto ciò che sto per dire, adesso li terrei entrambi. Di sicuro».

Il giocatore che ritiene sia andato oltre le aspettative?

«Non avrei mai immaginato che Williams potesse arrivare a tanto. Quando mi era stato proposto il suo nome, avevo un sacco di remore al suo riguardo perché non mi aveva mai colpito. Ebbene, al di là della crescita che ha avuto e che è sotto gli occhi di tutti, ciò che più mi colpisce è il suo attaccamento alla maglia. Per noi si butterebbe nel fuoco. È davvero unico per come interpreta lo spirito di squadra».

Allo stato dei fatti è inevitabile che il prossimo anno si vada a giocare a Desio?

«No, non lo è

Serve un palazzetto che sia sostenibile per le nostre esigenze e per le nostre tasche.

Il Pianella resta la prima scelta perché logisticamente è quella più comoda. Però ha un costo elevatissimo che non ci possiamo più permettere».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola giovedì 19 febbraio

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