De Vecchis ruggisce ancora
È oro e bronzo ai Tricolori

Il campione di Cermenate non delude le attese a Napoli

Tommaso De Vecchis c’è. Chi pensava che il ginnasta di Cermenate fosse nella fase discendente della carriera, deve ricredersi dopo l’oro al cavallo con maniglie e il bronzo alla sbarra nel Campionato italiano assoluto.

Un titolo atteso dal comasco per sei anni con il precedente che risale alla vittoria al corpo libero nel tricolore del 2015. Al Palavesuvio il portacolori della Ginnastica Salerno è tornato a brillare, dopo un periodo difficile, rivendicando il diritto di essere tra i migliori in Italia. De Vecchis ha staccato il pass per tre finali di specialità.

La prima è stata quella al cavallo con maniglie. Il cermenatese (29 anni) è stato semplicemente perfetto, pennellando l’esercizio e non sbagliando praticamente nulla. Ha capito subito che era stata una grande prestazione e all’uscita ha esultato:una situazione inedita per lui che è sempre “politicamente corretto”. «Un atteggiamento da “gradasso” ma mi sono proprio goduto l’esercizio -ha spiegato il comasco -. Lo sfogo ci stava:ero soddisfatto per come l’avevo eseguito». Eppure le difficoltà erano tutt’altro che “scontate”.

«Ero indeciso se aggiungere delle altre difficoltà o presentare la stessa esecuzione della qualifica. Ho deciso per la seconda ipotesi ed ho puntato alla perfezione», ha aggiunto il portacolori della Ginnastica Salerno. Partendo dalla nota più alta (8,500) ha ottenuto dalla giuria il punteggio di 14,000 che nessuno degli altri sette finalisti è riuscito a superare. Un’ora di riposo e poi ecco la finale alle parallele. Anche qui De Vecchis ha esultato all’uscita. Un replay giustificato da un’altra esecuzione di spessore, ripagata dalla giuria con un altro 14,00 che, solitamente vale il podio e che però questa volta, in una gara di altissimo livello, portava solo al 4° posto a 5 centesimi dal bronzo di Macchiati. Una decina di minuti ed ecco la finale alla sbarra. Il cermenatese è stato l’ultimo ad esibirsi, chiudendo i tricolori. Un altro esercizio di grande qualità con la perla del movimento “Cassina” (unico a presentarlo). Qualche piccola sbavatura c’è stata ma il 13,650 della giuria appare un po’ troppo punitivo. Il comasco ha così dovuto accontentarsi del bronzo. La seconda medaglia ha ampliato la giornata positiva e consegna alla prossima stagione, delle ottime sensazioni. De Vecchis c’è e l’artistica comasca è ancora in primo piano.

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