Del Pero, veterana a soli 21 anni
«In squadra sono quasi la mamma»

La giocatrice canturina è uno dei punti di forza di Costa Masnaga in A1

Strana la vita per Beatrice Del Pero. Due anni fa aveva lasciato Costa Masnaga in A2 che era ancora una giocatrice under. Adesso che ritorna potrebbe essere a soli 21 anni la veterana della giovanissima formazione lecchese in A1.

«Sì sarà un po’ strano perché a Costa sono sempre stata la più piccolina del gruppo, e torno che sono quasi la mamma… Avevo lasciato alcune ragazzine che ora ritrovo completamente diverse e migliorate».

Dopo dopo due campionati in A1 a Battipaglia e Torino (40 partite totali a 6 punti di media), la play guardia di Cantù ha deciso di tornare alla casa madre essenzialmente per motivi tecnici. Una scelta matura, come spiega lei stessa.

«Mi sono trovata bene a Torino - dice - ma ho fatto la scelta di concentrarmi su me stessa. E per questo motivo ho deciso di tornare a Costa, perché so come lavorano, soprattutto sui dettagli individuali. Io sono sempre stata una giocatrice di sistema, una che legge bene e che è funzionale alla squadra, ma voglio prendermi un anno per migliorare certi aspetti. Quindi non essere solo quella che ho già dimostrato di essere, ma anche una giocatrice che ha dei margini di crescita, sia in attacco sia in difesa, che magari a Torino non ho avuto modo di concretizzare».

Minibasket al Btf Cantù, un anno Under 13 Comense/Vertematese, poi tutta la trafila a Costa per sei anni. Per le masnaghesi era diventata una “bandiera” e ora torna come una “leader”.

«Ho lasciato Costa da giocatrice di A2 e la riprendo da giocatrice di A1 - sottolinea -. L’idea della società è di costruire una squadra giovane ed è bello che siamo tutte sullo stesso piano. Il modo migliore per creare la giusta alchimia».

Si è invece chiuso l’anno scorso il percorso giovanile in Nazionale, con un palmares pazzesco e unico nella nostra provincia.

Del Pero infatti ha vinto tre medaglie giovanili (oro, argento, bronzo) laureandosi campione d’Europa Under 20 e vicecampione del mondo Under 17.

«Ho avuto la fortuna di disputare diversi campionati giovanili con la Nazionale e di vincere tre medaglie, cosa che non è da tutti - e lo dice a ragion veduta -. E devo molto alla maglia azzurra perché mi ha dato tanti spunti che poi ho messo in pratica durante l’anno».

La Nazionale maggiore è un sogno che si può avverare ? «A 21 anni ho ancora davanti del tempo e non mi voglio porre dei paletti. C’è da lavorare, ma con il lavoro si può arrivare».

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