Derby lunedì a Desio
per 1.650 canturini

Il 25% della capienza per la sfida con Varese. Ecco come il club biancoblù ha “rivisto” il palazzetto. Risale a sette mesi fa l’ultima volta con il pubblico.

Sette mesi dopo, il PalaBancoDesio ritroverà - almeno in parte - la sua gente. E l’Acqua S.Bernardo i propri supporter. L’ultima volta era accaduto il pomeriggio del 2 febbraio in occasione della sfida di campionato con Venezia (per la cronaca, Cantù si impose 81-77). Dopodiché, la pandemia e tanti cari saluti a tutti. La stagione, quella attuale intendiamo, era poi ripartita a fine agosto e un paio di partite interne dei brianzoli in Supercoppa sono già state messe agli atti ma nel contesto di un palazzetto deserto, vigente l’imposizione delle porte chiuse.

È dell’altroieri, infine, l’ordinanza di Regione Lombardia sulla parziale riapertura dei palazzetti, provvedimento temporaneo poiché valido fino al 15 settembre e che riguarda gli impianti in cui giocano Milano, Brescia, Cremona, Varese e, ovviamente, Cantù. Il numero massimo di spettatori, recita l’ordinanza, «dovrà essere definito dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per ridurre l’affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale sia laterale che frontale di almeno un metro tra testa e testa, nel rispetto delle indicazioni della normativa vigente. Al fine di garantire un’adeguata organizzazione preventiva dell’evento, questa misura del distanziamento viene applicata anche per i nuclei familiari, i conviventi e i congiunti». In soldoni, l’apertura dei palazzetti riguarda il 25 % della capienza. Nello specifico, il PalaBancoDesio è omologato per 6.500 spettatori e dunque il 25% sta a significare che lunedì nel derby con Varese potrà essere fruibile da 1.625 persone.

La Pallacanestro Cantù è da giorni che si stava attrezzando ai fini di rendere il palazzo compiutamente fruibile, anche perché l’ordinanza ha tardato a sopraggiungere. Nei settori provvisti di seggiolini se ne potrà occupare uno sì e i due a fianco no, una fila sì e una no. Un lavoraccio è stato quello di numerare curve e secondo anello, vale a dire i settori in cui non ci sono seggiolini. In questo caso la distanza tra l’uno e l’altro è di un metro, anche qui una fila sì e una no. Tutto numerato, insomma, tranne il “settore ospiti”, o “gabbia” che dir si voglia, poiché lì l’ingresso è vietato.

All’ingresso la Protezione civile di Desio sarò preposta a rilevare la temperatura (chi ha più di 37,5 non può entrare), mentre all’interno sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina nonché restare seduti al proprio posto. Saranno gli steward dislocati in ogni settore a controllare e a far rispettare le regole. Ci saranno tre diversi parcheggi in funzione delle tre diverse entrate (oggi la società comunicherà tutti i particolari così da agevolare il flusso dei tifosi) a seconda dei settori (oltre a quello tradizionale riservato alla squadra).

All’interno del palazzo ci saranno percorsi obbligati, ovviamente con i due flussi differenziati. Chiusi bar, area hospitality e distributori automatici, oltre alle biglietterie.

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