E Cantù con più fiducia
è in Germania per il bis

Il rocambolesco successo strappato a Caserta potrebbe rappresentare un trampolino di lancio. Già da ieri la squadra ha raggiunto Quakenbrueck

Varese, Trento e Milano in Italia, Las Palmas, Villeurbanne e Digione in Europa. Prima dell’altra sera a Caserta, soltanto viaggi a vuoto per Cantù sia in campionato sia in Eurocup.

A Caserta, quando tutto sembrava compromesso - e una batosta di tali proporzioni non immaginiamo neppure che terremoto avrebbe potuto scatenare nell’ambiente... - ecco dal tunnel profilarsi un raggio di luce. È andata bene e la fortuna ha senza dubbio dato una mano, ma sarebbe ora da folli credere che i problemi e le difficoltà siano stati messi alle spalle.

Intanto, la comitiva biancoblù non è neppure rientrata in Brianza perché ieri alle 11.30 è decollata da Capodichino alla volta di Stoccarda (dopo peraltro aver fatto scalo a Monaco di Baviera). Da lì un’ora e mezza di pullman per raggiungere attorno alle 18 Quakenbrueck, paesotto (nemmeno 13mila abitanti) della Bassa Sassonia che ospita i match interni degli Artland Dragons. Team, quest’ultimo, che in Eurocup condivide con Cantù lo stesso bilancio di 1-5 (una vittoria, cinque sconfitte), mentre nel proprio campionato viaggia che è un piacere con 7 successi in 10 incontri (al pari del Bamberg di coach Trinchieri).

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