E Felleca mette Nicastro all’angolo
«Ho il diritto di prendermi il Como»

Ufficialmente non è ancora presidente ma di fatto parla come se già lo fosse.

Domani il Como presenterà il suo ricorso al Collegio di garanzia del Coni. L’avvocato Eduardo Chiacchio è al lavoro, insieme alla società, per completare un corposo dossier: la strategia è quella di dimostrare che il club si è dato molto da fare per ottenere le garanzie richieste, dunque che non è mancata la volontà concreta di farlo. E nel contempo si cerca di non farsi restituire, almeno per il momento, l’importo inviato tramite bonifico. Questo sempre per avvalorare il fatto che il Como ha comunque la disponibilità per coprire quanto richiesto.

Nel frattempo, inciso di non poco conto, anche l’altro ieri alla presentazione del settore giovanile Roberto Felleca è stato introdotto come prossimo nuovo presidente. Si sta continuando, quindi, anche a prevedere un cambiamento importante in società, pur non essendoci nulla di ufficiale e di scritto, perché Nicastro è ancora a tutti gli effetti il presidente del Como.

Una situazione che in qualche modo ha pesato in questa vicenda, in cui i soci - secondo quanto spiega Felleca - non hanno contribuito nella stessa misura.

«Nicastro ha messo la sua parte nel contributo a fondo perduto - che è di 300mila euro -, io ho messo più di 800mila euro, tra cui la somma dei bonifico - fa presente -. E già solo questo esborso potrebbe in un certo senso darmi il diritto di prendermi la società. Ma faremo le cose correttamente, come è giusto che sia. Acquisiremo la parte di Nicastro, che verrà ridistribuita tra me, Stefano Verga e Nico Bisazza. Non c’è comunque ancora nulla di fatto. Sappiamo che Massimo ha anche delle trattative personali in corso per la sua quota, vedremo. Per il momento però i fatti dicono che chi si sta dando da fare concretamente sono io».

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