«Eravamo quarti
Ma è il passato»

Dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro Cuneo, l’allenatore della Pool Libertas, Matteo Battocchio parla delle difficoltà della squadra

«Adesso siamo un’altra squadra. Sì, è vero, eravamo quarti, ma quello è il passato».

Dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro la Banca Alpi Marittime Acqua San Bernardo Cuneo, l’allenatore della Pool Libertas, Matteo Battocchio, parte dalle oggettive difficoltà che sta attraversando il gruppo di cui è alla testa per fare, comunque sia, i complimenti ai suoi ragazzi.

«Credo che il risultato descriva la parte sportiva: Cuneo è più forte di noi. Sono stati più forti di noi, hanno meritato la vittoria, e non c’è niente da dire», commenta ripensando ai tre set giocati mercoledì sera.

I parziali della partita, 25-21, 25-14 e 25-19, raccontano un incontro a senso unico, chiuso in un’ora e 8’: un risultato netto, che ovviamente non lascia trasparire, se ci si ferma al mero dato numerico, l’impegno profuso da un sestetto tanto inedito quanto obbligato composto da Davide Pietroni in regia, Ismael Princi opposto, Tino Hanzic e Felice Sette schiacciatori, Federico Mazza e Alessandro Frattini centrali, e Riccardo Bortolini libero.

«Il risultato – continua Battocchio - non spiega la parte emotiva: io devo solo applaudire questa squadra, devo ringraziare i ragazzi perché hanno dato tutto quello che potevano e sono stati esemplari nell’atteggiamento, nell’umiltà e nella dignità di giocare queste partite in queste condizioni. Questa non è una cosa da poco. Questi ragazzi meritano ogni applauso, perché sono andati a Cuneo hanno dato il 1000% per quello che potevano dare, e con una dignità straordinaria».

Non bastassero gli infortuni di Dario Monguzzi, Luca Butti e Riccardo Copelli, all’elenco s’è aggiunto pure quello di Matheus Motzo; ormai concluso il rapporto con l’ex Manuel Coscione, il rientro in campo post Covid-19 ha di fatto messo in discussione tutto ciò che è stato nel recente passato, aprendo una sorta di secondo campionato nel quale Cantù dovrà puntare per prima cosa a salvarsi.

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