Erba, si dimette Testa
«Non c’è sintonia»

«Preciso che non c’è alcuna divergenza con la società, il problema è il rapporto con la squadra»

Sono state un fulmine a ciel sereno le dimissioni di Cristian Testa dalla panchina di serie C Gold della Le Bocce Erba. Decisione comunicata alla società domenica sera dopo il ko casalingo con Opera e ribadita nella riunione di lunedì.

Dimissioni a sorpresa e per certi versi inspiegabili. Erba anche in questo suo secondo anno in C Gold è infatti partita ultima nel ranking, con il budget più basso della categoria, e con un roster probabilmente più debole dell’anno scorso quando si salvò al secondo turno playout. Ciò nonostante ha già conquistato due vittorie nelle prime dieci giornate.

L’obiettivo dichiarato è a lunga scadenza ed è quello di giocarsi il campionato da febbraio in poi in vista dei preventivati playout, cercando di ripetere l’impresa della salvezza. Dunque lo stop con Opera, per quanto dopo una partita deludente, non ha spostato nulla nell’economia della stagione.

Da sette anni a Erba e da sei sulla panchina della prima squadra, un periodo durante il quale è stato artefice dei successi sul campo e della crescita della società, è lo stesso Testa a spiegare i motivi.

«Preciso che non c’è alcuna divergenza con la società, con la quale anzi c’è massima fiducia per il lavoro svolto - dichiara -. Ho però deciso di dare una scossa alla squadra perché ho preso atto che manca sintonia. L’anno passato siamo arrivati penultimi e le due squadre classificate dietro di noi, adesso non ci sono più (sono retrocesse, ndr). Quest’anno abbiamo avuto diversi infortuni e Malberti manca spesso per impegni di lavoro. Ciò non toglie che la squadra non dia il 100% e questo non va assolutamente bene: secondo me ci si butta sul pallone a prescindere dalle difficoltà».

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