Forza Cantù, adesso torna
a farci impazzire di gioia

Ormai definitivamente alle spalle l’era Johnson, oggi a Torino ci sarà un tostissimo esame da superare. Sodini: «La mia è una squadra competitiva così com’è». Severini: «Gara fisica, ma vogliamo rifarci dopo Treviglio»

Il Covid torna a bussare nel mondo del basket, già pesantemente colpito durante la pausa invernale. E lo fa con forza nel gruppo-squadra della Reale Mutua Torino, avversaria di questa sera alle 18 della S.Bernardo-Cinelandia Park Cantù.

Secondo una nota diffusa dalla società, sono tre i giocatori positivi all’ultimo doppio giro di tamponi – uno è Toscano, giocatore importante nei meccanismi di coach Casalone, con 20’ di gioco di media -, tegola non da poco per una squadra che aveva già dovuto fare i conti nelle scorse settimane con diverse positività.

A caccia di riscatto

La partita però non è a rischio, non c’è alcun allarme, né ci sono i numeri per poter rinviare il match. Importante per Torino, che arriva da cinque sconfitte consecutive, così come per Cantù che ha bisogno di dare una spallata a un momento non semplice, ma non critico.

La squadra arriva dalla sconfitta sul campo di Treviglio e ha perso il primato in classifica. Coach Sodini sta riorganizzando giochi e responsabilità dopo l’addio di Johnson che, in settimana, ha rescisso il contratto per emigrare nel campionato polacco e, questa sera, non avrà – ormai è una costante – l’organico a pieno regime.

La settimana in palestra non è stata splendida: Beyehe si è allenato, peraltro debilitato, solo da giovedì, mentre Allen sarà rimesso in piedi giusto per la partita, dopo la contusione alla coscia subìta domenica a Treviglio. Inoltre, c’è sempre Severini recuperato, ma ancora alla ricerca della forma migliore.

Insomma, qualche grattacapo c’è, così come la consapevolezza – data anche dalle statistiche – che quest’anno Cantù due partite consecutive non le ha mai perse. È sempre andata così dopo un ko nelle partite ufficiali. La reazione è sempre stata convincente.

Chiaramente, stavolta il quadro non è semplicissimo, perché la squadra sta cercando nuovi automatismi e la condizione generale non è splendida.

Ma devono far fede anche le parole dell’allenatore, l’unico con il suo staff a conoscere segreti e risorse della propria squadra: «La mia è una squadra competitiva ad ogni livello così com’è, dal primo all’ultimo giocatore».

Si fida ciecamente di chi c’è, Sodini. Aggiungendo carica e adrenalina a un gruppo che punta ancora in alto.

Anche Giovanni Severini ha sottolineato le difficoltà della sfida in Piemonte: «Sarà una partita impegnativa in un campo difficile su cui vincere e contro una squadra allestita con ambizioni e con giocatori di livello. Non sarà un match facile. Allo stesso tempo, però, vogliamo rifarci dopo la sconfitta contro Treviglio. Ci attende una gara assai fisica, tosta anche sotto il punto di vista mentale».

Un big match

Perché, alla fin fine, anche Torino resta una big del campionato, allestita per vincere – dichiaratamente – e che nonostante lo scivolone in classifica è certamente da mettere nel gruppetto della squadre di prima fascia con Cantù, Udine e Pistoia.

E se pensa alla promozione Torino, non può non farlo Cantù, che ora si appresta a vivere un girone di ritorno con più pepe, con l’obiettivo di privare a riacciuffare e superare Udine in testa alla classifica. Con determinazione ma senza assilli perché, si sa, le partite che conteranno davvero saranno quelle dei playoff. L. Spo.

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