FoxTown Cantù in Europe Cup
Oggi gara a rischio in Estonia

Alle 18 (ora italiana) a Tartu affronterà l’University Rock. Squadra rimaneggiata, tre giocatori influenzati. C’era il rischio di perdere a tavolino...

Non è iniziata nel migliore dei modi la trasferta di Fiba Europe Cup della FoxTown Cantù in Estonia, dove oggi alle 19 ora locale (le 18 italiane) giocherà a Tartu contro l’ University Rock. La partita sarà visibile in diretta streaming su YouTube sul sito FibaEurope e trasmessa per radio – anche via internet - da Radio Cantù.

Non è iniziata bene perché la FoxTown si è ritrovata alle prese con un paio di forfait, a causa di infortuni e malanni di stagione. Non è partito Hasbrouck che a Varese ha subito una forte contusione ad un piede, mentre l’influenza ha colpito abbastanza pesantemente prima Abass, Wojciechowski e Zugno, e poi Ross. E’ rimasto a Cantù quest’ultimo, mentre il capitano, Kuba e Zugno hanno viaggiato verso l’Estonia ma si scoprirà solo oggi chi sarà in grado di scendere in campo. Oltretutto dovranno affrontare, nelle loro traballanti condizioni di salute, i 20 gradi sottozero di Tartu ieri, forse solo un ‘aperitivo’ di quello che troveranno fra due settimane in Siberia a Krasnoyarsk dove ieri il termometro diceva ‘meno 27’…

Così, non tesserato per la FibaEuropeCup Kyle Johnson, per rispettare l’obbligo di andare a referto in dieci – non ci sarebbe multa ma sconfitta a tavolino - fissato dalla Fiba, mentre la squadra volava ieri da Bergamo su Tallinn per poi trasferirsi in bus a Tartu, in extremis il responsabile della comunicazione Luca Rossini e Curtis Nwohuocha, via Parigi, viaggiavano pure loro verso l’Estonia.

Insomma un approccio per nulla ideale a questo secondo turno di ‘Round 32’ di Coppa, che porta la FoxTown contro una squadra che perso la prima partita a Chalon, in Francia, per 76-67, che viaggia finora a 9 vinte 3 perse nel campionato estone e che si è qualificata alla seconda fase di FibaEuropeCup con lo stesso ruolino di marcia di Cantù (3 vinte e 3 perse) alle spalle degli ucraini del Khimik Yuzhny.

© RIPRODUZIONE RISERVATA