Frates e il ko
«Nessun dramma»

«Non sono sorpreso – dice Frates – perché penso di conoscere abbastanza bene la A2. Sapevo che prima o poi poteva accadere»

«La sconfitta a Piacenza? Non sono né sorpreso, né preoccupato». Ma non è certamente già alle spalle, ma sarà affrontata e sviscerata in palestra. Il direttore tecnico della Pallacanestro Cantù, Fabrizio Frates ha analizzato la prima sconfitta stagionale a Piacenza, sul campo dell’Ucc. Non si fanno drammi, ovviamente, ma solo una serena analisi di quello che è successo.

«Non sono sorpreso – dice Frates – perché penso di conoscere abbastanza bene la A2. Sapevo che prima o poi poteva accadere e magari accadrà di nuovo. Le statistiche parlano chiaro. Nessuno è mai riuscito a vincerle tutte, in nessun modo: con squadre giovani, esperte, mix o rivelazioni. Ovviamente poi le avversarie ci aspettano per disputare la partita dell’anno, affrontandoci senza pressione o aspettative. Questa sconfitta rientra nella logica delle cose».

E, come detto inizialmente, Frates non è nemmeno preoccupato: «E i motivi di fatto coincidono. Inoltre, vedo un gruppo che si allena bene, che non crea problemi. Gli infortuni li stiamo gestendo e fanno parte del gioco: a tutte le squadre capita di dover convivere con degli infortuni».

Quindi, come spiegare la sconfitta contro l’Ucc? «Ogni tanto ci si imbatte nella serata storta, nella giornata in cui semplicemente non si gioca bene e gli avversari benissimo. Stiamo ovviamente analizzando le cause».

Una l’ha individuata coach Sodini subito dopo la partita: «Sono d’accordo con lui: nel momento dell’affanno, abbiamo cercato per la prima volta quasi esclusivamente soluzioni individuali, a dimostrazione che non eravamo sul pezzo. In passato abbiamo risolto alcune partite complicate puntando sulla condivisione, stavolta non è successo: tutti a turno hanno pensato di raddrizzare le cose da soli. Non siamo questi e non dobbiamo mai tradire la nostra identità tecnica».

Nemmeno Sodini l’ha messa tra le possibili cause, ma di certo l’incidente a Stefanelli non ha inciso sulla prestazione della squadra: «Lo escludo, anzi c’è stata una reazione. Nello spavento, siamo andati paradossalmente meglio, con possessi che ci hanno permesso di tornare a -6. Non cerchiamo alibi, dobbiamo solo pedalare e a fare meglio le cose che sappiamo fare, sperando di recuperare in fretta Severini e Stefanelli».

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