Frates: «Recalcati e Sacripanti
così bravi ma così diversi»

Avellino-Cantù di domenica significa la sfida tra i due coach canturini. Fabrizio Frates è stato maestro dell’uno e allievo dell’altro.

Sono i due coach canturini che allenano in serie A e domenica si ritroveranno l’uno di fronte all’altro. Perché ad Avellino è in programma la partita tra Sidigas e Mia che significa pure, appunto, la sfida in panchina tra Stefano “Pino” Sacripanti e Carlo “Charlie” Recalcati.

Maestro dell’uno nonché allievo dell’altro è stato Fabrizio Frates - 436 partite da “capo” in serie A, nominato per due volte nella sua carriera “allenatore dell’anno” - probabilmente la persona più indicata per parlare con cognizione di causa di entrambi.

«Sono due personaggi che hanno poco in comune, già a partire dal punto di vista generazionale - osserva Frates -. Carlo è un santone dall’alto della sua enorme esperienza che include ovviamente quella di grandissimo giocatore. Vanta una profonda capacità di gestione del gruppo vantando la più ampia conoscenza degli aspetti psicologici. Pino è invece più passionale, ha un approccio emotivo più spiccato che impatta in maniera più forte sulla squadra. Tecnicamente, le squadre di Recalcati hanno uno stile semplice, lineare e sono contraddistinte dall’equilibrio mentre quelle di Sacripanti sono maggiormente aggressive nonché organizzate».

Ci saranno pure delle affinità... «Una su tutte: entrambi sono tecnici che hanno avuto e hanno tuttora successo».

L’intervista completa sulla Provincia di giovedì 6 aprile

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