Giro di Lombardia -2
Ecco le perle lariane

Nella corsa di casa un corridore di casa non sale sul podio dalla bellezza di 44 anni: Tino Conti terzo nel 1974

Nella corsa di casa un corridore di casa non sale sul podio dalla bellezza di 44 anni. L’ultimo a riuscire, infatti, a intrufolarsi tra i primi tre classificati di un’edizione del Giro di Lombardia - da qualche stagione ormai solo “Il Lombardia” - è stato Tino (all’anagrafe Costantino) Conti nel 1974. Sulla pista dello stadio Sinigaglia, l’allora comasco (in maglia Zonca) di “confine” - in seguito divenuto lecchese essendo di Nibionno -, fu preceduto nella volata a tre da due mostri sacri della bicicletta, entrambi belgi, vale a dire Roger De Vlaeminck ed Eddy Merckx, rispettivamente primo e secondo. Corsa dura anziché no: basti dire che dei 125 alla partenza da Milano soltanto 25 tagliarono poi il traguardo a Como dopo 266 chilometri. Lo stesso Conti, classe 1945, fu 11° nel 1975 (solo in 18 conclusero la corsa) in piazza Cavour in maglia Furzi e 9° nel ’76 (32 all’arrivo) in viale Cavallotti sotto le insegne Magniflex. Da lì alla fine del secolo, soltanto un altro comasco piazzato nei primi dieci nella classica della foglie morte: il riferimento è ad Alessandro Pozzi, di Capiago Intimiano, 7° nel 1979 sul Lungolario Trento, in maglia Bianchi-Faema, nella prova dominata da Bernard Hinault. Sul giornale di domani raccontiamo anche le migliori giornate di Paolini, Santambrogio, Trentin.

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