Grande festa a Menaggio
per l’olimpionico Ruta

Trombe, battimani, grida di giubilo e fumogeni, ieri mattina in piazza, per accogliere Pietro fresco di medaglia di bronzo nel “due pesi leggeri”

Trombe, battimani, grida di giubilo e fumogeni, ieri mattina in piazza, per accogliere Pietro Ruta, fresco di medaglia di bronzo nel “due pesi leggeri” del canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo. Un tributo spontaneo e meritato per il campione menaggino, che gli amici sono andati a prendere a Griante, dove risiede, con un Ape Car allestito a tema. All’arrivo in piazza Garibaldi tra due ali di folla, la Canottieri Menaggio l’ha fatto passare tra due file di remi tricolori e persino le campane della parrocchiale hanno risuonato a festa.

Senza le Fiamme Oro (Ruta gareggia nella squadra della Polizia di Stato) il canottiere menaggino non avrebbe probabilmente potuto arrivare così in alto, ma è cresciuto ed è stato forgiato nella locale società.

E lui, che non ha mai perso umiltà e semplicità, ha risposto così alla manifestazione in suo onore: «Grazie a tutti per l’affetto e il calore di questa accoglienza. Nel villaggio olimpico, isolato e blindato, pareva quasi di essere fuori dal mondo e questa festa nella mia Menaggio mi riporta nella realtà più bella». Dietro una prestigiosa medaglia olimpica ci sono sicuramente il talento e le capacità di chi se l’è messo al collo, ma non solo: «Ai grandi risultati si arriva con il contribuito di chi ti circonda e ti segue – ha proseguito il canottiere centrolariano – . Per me ha significato moltissimo la Canottieri Menaggio, dove ho iniziato a remare e ho imparato tanto. Le società locali svolgono un prezioso ruolo nell’avvicinare i ragazzi alla disciplina e sono dunque di vitale importanza. Grazie Canottieri Menaggio, piccola grande società».

Sul palco è stato il sindaco, Michele Spaggiari, il primo a intervenire: «Mi hai fatto emozionare, caro Pietro, quando ho sentito la telecronaca della tua gara alla radio. Ci hai resi orgogliosi, come atleta e come uomo».

Il consigliere regionale Gigliola Spelzini ha sottolineato il bel risultato in un frangente delicato per il Lario a causa del maltempo: «Questa splendida medaglia conquistata in una disciplina che richiede tanti sacrifici è un gran bell’esempio di come la fatica ripaghi e lo sport, in questo momento difficile per il nostro bel lago, diventa una metafora positiva».

Il presidente della Canottieri Menaggio, Lorenzo Solarino, ha aperto la serie di interventi del mondo del canottaggio: «Vorrei raccontare tutta la vita sportiva di Pietro, simbolo si una disciplina davvero incredibile. Oggi gli rinnovo i miei più vivi complimenti, poi ci sarà tempo e modo di festeggiarlo come merita».

Anche il vicesindaco di Griante, Pietro Ortelli, gli ha manifestato il desiderio di organizzare una festa per lui in paese, mentre con un abbraccio l’hanno salutato il direttore tecnico, Stefano Gandola, e altri dirigenti della Canottieri Menaggio e di altri sodalizi del remo lariano, oltre a Fabrizio Quaglino, consigliere federale.

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