I sogni azzurri di Pecchia
«Per fortuna ora ci sono»

Il canturino è alla seconda chiamata, la prima aveva dato forfait. «Il progetto Italia mi piace: squadra giovane con qualcuno d’esperienza».

Il volo per Tallinn è in partenza. E sul quell’aereo spera di esserci anche Andrea Pecchia. Da ieri, l’esterno dell’Acqua San Bernardo è a Roma, al centro tecnico dell’Acqua Acetosa, per rispondere alla sua seconda convocazione in Nazionale.

Alla prima, lo scorso inverno, dovette rinunciare dopo l’infortunio alla caviglia. Stavolta, invece, passato il coronavirus, il giocatore è finalmente a disposizione di coach Meo Sacchetti, che evidentemente si fida ancora di lui.

Sono in 16 – convocato ieri in extremis Leonardo Totè al posto del febbricitante Paolo Banchero -, ma per la “bolla” di Tallinn domani ne partiranno solo 12. In Estonia, gli azzurri affronteranno sabato la Macedonia del Nord e la Russia lunedì 30. L’Italia, già qualificata di diritto, riparte dalla doppietta di febbraio, quando superò la Russia 83-64 e l’Estonia 81-87.

Le partite saranno quindi decisive solo per le altre tre squadre, a caccia di due posti su tre per accedere all’Europeo del 2022: uno dei quattro gironi della prima fase si giocherà al Forum di Milano).

«Parto con tante speranze e con tanta felicità dopo la vittoria contro Roma – ha detto Pecchia sul treno, in viaggio verso la capitale - ci voleva, ci rilancia ed è stata importante alla luce delle difficoltà delle ultime settimane e dopo due sconfitte consecutive. In più, la Lega mi ha assegnato altri 2 punti, così ho chiuso in doppia cifra…».

Per Pecchia e i tanti giovani convocati da Sacchetti, si tratta di una vetrina importante: «Per fortuna sono uscito in tempo dal Covid, per potermi giocare questa chance in Nazionale. Il progetto mi piace: è una squadra giovane, con qualche giocatore alle prime esperienze e qualcuno che invece qualche presenza già ce l’ha. Immagino che tutti vogliano dimostrare di poterci stare, io spero di poter convincere il ct. Che, come insegna la sua storia nei club, ha sempre dimostrato di avere il coraggio di lanciare i giovani italiani nella mischia».

Italia già qualificata, ma a Tallinn non andrà certo in gita: «Non scherziamo, andiamo a rappresentare il nostro Paese. Magari non ci sarà la pressione della qualificazione a tutti i costi, ma sicuramente andremo a in Estonia per vincere entrambe le partite. Io spero di partire: se verrò scelto sarò onorato di partecipare alla trasferta, in caso contrario tornerò a Cantù per preparare la prossima partita».

Che, per Cantù, sarà il 6 dicembre a Brindisi: «Ripartiamo dalla fondamentale vittoria contro Roma. Abbiamo dimostrato compattezza in difesa nei momenti topici e precisione in attacco con sei giocatori in doppia cifra: siamo sulla buona strada».

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