Il Como “conta” i posti liberi
In serie C sarebbero almeno otto

Calcio - Con l’avvicinarsi delle scadenze si fa più chiaro il quadro delle possibili “non” iscritte

Il quadro continua a restare allarmante. Non per il Como, si intende. Che anzi da tutto ciò potrebbe trarre solo vantaggi. Ma la situazione generale in serie C, con l’avvicinarsi dei verdetti definitivi su chi potrà partecipare e chi no al campionato, assume veramente tinte quasi grottesche. Trattative dell’ultima ora, appelli, tentativi estremi di recuperare il recuperabile.

E chi ipotizzava otto posti per chi vorrà essere ripescato probabilmente non è andato molto lontano dal vero.

Il passare delle ore non vede sostanzialmente migliorare la situazione di tutte le società in bilico, comprese quelle di serie B in difficoltà, situazione che di riflesso interessa anche il Como perchè in caso di squadre ripescate dalla C alla B – almeno tre le squadre che si stanno interessando, cioè Ternana, Entella e Siena -, si libererebbero ovviamente altri posti in C. Per Cesena e Bari, qualcosa però sembra muoversi, anche se sinora solo a parole.

A Cesena Lugaresi sarebbe in attesa di un finanziamento di 6 milioni di euro da parte di un fondo inglese, un sostanzioso ingresso di denaro che permetterebbe di transare i debiti fiscali, di pagare gli stipendi e di ottenere la fidejussione per l’iscrizione. Ma i tempi sono strettissimi. A Bari la proprietà si dichiara sicura di poter ricapitalizzare, ma non lo ha ancora fatto, e c’è in ballo un nuovo ingresso in società. Acque certamente non tranquille.

In C addirittura a questo punto si parla di rinunce volontarie anche da parte di società che hanno comunque tentato di iscriversi depositando la domanda al 30 giugno. Ma che non riescono a trovare una soluzione ai loro guai. La Reggiana su tutte, ancora in cerca di chi possa sostituire Piazza e mettere i due milioni che servono per colmare quello che manca.

Situazione drammatica a Lucca, dove nelle prossime ore potrebbe addirittura essere chiesto il fallimento da parte del Tribunale.

Da parte della Fidelis Andria, la società stessa nelle scorse ore ha annunciato che sono notevolmente diminuite le possibilità di proseguire l’attività se nessuno interviene in soccorso del club, e le risposte non sono arrivate. Discorso analogo per la Juve Stabia, che ha depositato la tasse di iscrizione lanciando però un appello per un aiuto, indispensabile per proseguire.Entrambe queste società sono a fortissimo rischio, e potrebbero essere costrette a lasciare senza nemmeno fare ricorso.

In guai seri anche il Trapani, che è in vendita. L’attuale dirigenza però ha precisato che cederà solo a chi acquisterà la società per intero, e nessuno sembra disposto a farlo, anche perchè il nuovo proprietario dovrebbe sistemare tutte le incombenze in fretta e furia. E poi c’è il Mestre, anche qui c’è in corso una trattativa il cui esito potrebbe essere decisivo.

Insomma, è chiaro che più di qualcuno non ce la farà.

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