Il giallo del quarto cambio
Equivoci in Seconda categoria

Quattro squadre prendono per buona una proposta solo ipotizzata: gli arbitri non hanno obiettato, nessuno farà comunque ricorso

Quattro cambi, anzi no. Nel primo turno del campionato di Seconda categoria di calcio dilettanti è subito “scoppiato” il primo caso: quattro formazioni di Como hanno, infatti, effettuato quattro sostituzioni nei novanta minuti, invece delle canoniche tre, sicure che in questa nuova stagione fosse mutato il regolamento.

Ciò che ha tratto in inganno Casnatese, Castello, Cavallasca e Serenza (tutte del girone G) è stata l’anticipazione dello scorso marzo da parte del presidente del comitato regionale lombardo Felice Belloli, che annunciava un probabile cambio nel regolamento per consentire (unicamente nella categoria in questione) quattro cambi durante una gara.

Un’idea mai approvata

Il problema è che la federcalcio lombarda si era limitata a riferire di questa “proposta”, senza però poi ottenere l’approvazione da Roma e quindi mai ufficializzandola, mentre qualcuno era convinto del contrario. Durante le partite in questione, però, gli arbitri hanno acconsentito a tale richiesta: che l’abbiano fatto per mancata conoscenza della regola in questione o per eventualmente esporre le società a un possibile ricorso non lo si potrà mai sapere.

L’ex allenatore e attuale direttore sportivo rossoblù Alberto Corbetta conferma che la sua società non farà ricorso, poichè tale azione andrebbe solamente ai danni del Castello: «Se presentassimo ricorso rischieremmo la doppia sconfitta a tavolino, quindi preferiamo rispettare il verdetto del campo che ha visto i nostri avversari vincere 4-1». Polemiche a parte, il caso si chiude subito: nonostante il famigerato quarto cambio Serenza e Cavallasca sono comunque state battute sul campo da Carugo e Virtus Mariano, avversarie che quindi non avrebbero nessun interesse a presentare reclamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA