Johnson-Odom è carico
«Sarò io il coach in campo»

È arrivato il nuovo playmaker della Vitasnella Cantù: «In attacco credo di poter fare un po’ di tutto»

La prima impressione è quella di una persona più “matura” dei suoi quasi 25 anni -li compirà il 28 settembre - arrivata a Cantù con la moglie Katherine e la figlia Demi: Darius Johnson-Odom, il nuovo play dell’Acqua Vitasnella, è alla sua prima esperienza nell’Europa occidentale

«La Russia è stata la mia prima “avventura” estera - racconta - con un coach che puntava parecchio sui giovani; non mi sono inserito benissimo nel sistema di gioco ma è stata comunque positiva come prima esperienza europea. In Cina sono stato più mesi pur non finendo la stagione: mi chiedevano solo di fare punti, di tirare, non ho mai giocato play e a 22 anni sarebbe invece stato importante per la mia crescita».

Quanto alle caratteristiche tecniche, Johnson-Odom si descrive così, nel bene («in attacco credo di poter fare un po’ di tutto, da play o da guardia, in entrata o col tiro da fuori») ma soprattutto ha le idee chiare circa l’aspetto tecnico nel quale vuole migliorarsi: «Come point-guard (il play, nelle definizione Usa; ndr) devo migliorare quanto a leadership: è il ruolo dell’allenatore in campo, il “capo” del quintetto sia in attacco, dove ha spesso la palla in mano, che in difesa, e deve parlare costantemente con i compagni e vedere sempre quel che succede».

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