La capienza del palazzetto scesa al 35%
Per Cantù il danno è relativo (per ora)

La cifra massima di spettatori sarà di 2275, superiore al numero di tifosi sinora presenti. Ma se le cose non dovessero cambiare, potrebbe diventare un problema per le partite decisive

La stretta disposta dal governo a seguito del dilagare della variante Omicron non ha risparmiato stadi e palazzetti. La capienza degli stadi torna al 50%, con la consueta disposizione a scacchiera, mentre gli impianti sportivi al chiuso, invece, potranno arrivare solo sino al 35%: questa la soluzione adottata dal Consiglio dei ministri dopo un intenso dibattito e confronto tra le parti.

Novità

Nel mucchio, ovviamente, c’è anche il PalaBancoDesio, che ospita le partite interne della Pallacanestro Cantù. Dal 60% ottenuto dopo mesi di tavoli e discussione, si torna al 35%. In termini numerici, da circa 3900 spettatori consentiti, si scende a 2275 come cifra massima. Fino al 31 marzo, il regime sarà questo, se non migliorerà la situazione epidemiologica nel Paese.

In realtà, per Cantù si tratta di un “non problema”. Perché, in questa stagione, oltre 2090 spettatori non si è mai andati. I dati parlano chiaro: al PalaBancoDesio – impianto sovradimensionato per la A2, ma certamente comodo per fronteggiare riduzioni repentine come quelle appena decise dal Governo – la media-presenze è stata nelle prime sette sfide di campionato in casa di 1792 spettatori. Una cifra che comprende i circa 1300 abbonati, gli spettatori che pagano il biglietto, gli omaggi e gli inviti a prezzi calmierati per le società sportive del territorio.

Il minimo si è registrato alla prima partita contro Capo d’Orlando, con 1311 spettatori, quando la capienza massima era ancora ferma al 35%. Il massimo – quasi paradossale perché non era un big match – contro Orzinuovi ultima in classifica, quando gli spettatori furono 2090, il record stagionale. E in questo caso le cose erano già migliorate, con la capienza già passata al 60%. Contribuì a incrementare le presenze sugli spalti la massiccia partecipazione dei tesserati dei Cucciago Bulls, invitati dalla società nell’ambito del progetto “Cantù For You”. E proprio in quei giorni – si è no due mesi fa – il mondo del basket aveva chiesto il ritorno al 100% sugli spalti…

Quindi, calano le percentuali consentite per la capienza, ma per Cantù in sostanza cambia poco. Tutti, anche con il regime al 35%, possono comodamente sistemarsi con tutti i distanziamenti del caso nel grande impianto di Desio. E con la ripresa del campionato – pandemia permettendo – sono ancora in programma le “ospitate” al palazzetto delle società del territorio.

Playoff

Il discorso potrebbe cambiare con Cantù ai playoff, a giocarsi la promozione in serie A. A quel punto, 2275 spettatori potrebbero non essere affatto sufficienti a esaudire la domanda di biglietti che, inevitabilmente, tornerebbe a essere importante.

Ma, da qui a maggio, tante cose possono ancora cambiare, finché le regole del gioco continueranno a dettarle contagi e ricoveri nelle terapie intensive degli ospedali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA