La disperazione di Burnell
Sono lacrime vere

Indiscusso protagonista del match con la Fortitudo, l’ala americana nel post gara non ha nascosto tutto il suo dispiacere.

Ha fatto tenerezza vedere piangere quel ragazzone di due metri per cento chili. Lacrime vere, quelle che scorrevano lungo il viso di Jason Burnell domenica sera al termine del match con la Fortitudo.

Certo non di coccodrillo, né consumate a favore di telecamera (era in corso la diretta Rai). No, quel giovanotto di vent’anni piangeva sul serio. Sopraffatto dalla disperazione (sportiva, s’intende).

Sul campo, infatti, si era consumata la più atroce delle beffe sia per la sua squadra che nel corso di un match durato 45’ era stata in vantaggio per 39’, mentre la F - poi vincitrice - aveva trascorso in testa 1’45” (proprio così, un minuto e 45 secondi...) sia per lui stesso, autentico protagonista. Perché l’ala americana che veste il biancoverde era stato capace di segnare 29 punti in 30’, con 7/9 al tiro da 2, 5/5 da 3, 5 rimbalzi, 3 assist e 32 di valutazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA