La Libertas come le altre
Decurtati gli stipendi del 25%

«Come tutte le società abbiamo preso un impegno di avere tutti la stessa linea e di non andare in ordine sparso»

Un accordo con i procuratori, almeno al momento, non c’è stato. Le società di volley di SuperLega, A2 e A3, però, hanno deciso una sorta di strada maestra da seguire nell’erogazione dei compensi ai rispettivi giocatori, introducendo delle decurtazioni che, in base all’importo e alla categoria d’appartenenza, saranno di fatto uniformate lungo l’intero Stivale. La Pool Libertas, in questo senso, rimarrà in gruppo. «Come tutte le società abbiamo preso un impegno di avere tutti la stessa linea e di non andare in ordine sparso», afferma il presidente canturino, Ambrogio Molteni. Questo, per evitare trattative a oltranza con agenti sportivi e rappresentanti degli atleti, che non hanno ancora accettato l’accordo.

Di fronte a «un danno di oltre 20 milioni di euro per la SuperLega e di 5 milioni di euro per la A2», le società hanno fatto quadrato. In A2 e in A3, dunque, la decurtazione sarà del 25% dei compensi netti, mentre in SuperLega non ci sarà decurtazione per i tesserati che guadagnano meno di 20mila euro all’anno, mentre gli altri subiranno un taglio del 30%. «Appurato che i contratti dei giocatori sono in genere su dieci mensilità e che mancavano quattro mesi quando c’è stato il termine degli allenamenti, la linea era in un primo momento di partire da -30% rispetto al -20% proposto dai procuratori. Siccome la trattativa si è interrotta, si è deciso di scendere al 25%. Poi nel Decreto Cura Italia per il mese di marzo è stato dato un contributo ai giocatori di 600 euro che poi probabilmente sarà esteso anche ad aprile», conclude Molteni.n 

© RIPRODUZIONE RISERVATA