Libertas, stagione da record
«Orgoglioso e soddisfatto»

Il coach Luciano Cominetti commenta l’ottima annata: «La “bella” di semifinale persa ai vantaggi non rappresenta un rimpianto».

Record di punti (50) in regular season, record di vittorie (20, di cui 12 per 3-0) in un anno sportivo, record di vittorie consecutive (6) e una striscia positiva in casa che dura da 11 partite, e che potrebbe perfino allungarsi con l’inizio del nuovo campionato. Al suo secondo anno consecutivo sulla panchina della Pool Libertas Cantù, coach Luciano Cominetti non può che essere soddisfatto. Questo, al netto dell’esclusione dalla finalissima per la SuperLega patita in gara 3 nel derby con Bergamo.

«A inizio stagione - spiega - ci eravamo prefissati l’obiettivo di arrivare al quarto posto per migliorare il risultato dello scorso campionato, nel quale ci eravamo classificati sesti, e per garantire da subito alla Libertas la permanenza in A2».

Da inizio stagione in poi, per Cantù è stato un «percorso in crescendo»: «Dopo un primo periodo con alcune difficoltà di inserimento e quindi di affiatamento del gruppo - prosegue il tecnico - abbiamo iniziato ad acquisire fiducia nelle nostre potenzialità, e gradualmente a ottenere un buon gioco e risultati positivi. Ciò mi rende orgoglioso e soddisfatto anche perché tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dei ragazzi e dello staff, che non si sono mai persi d’animo continuando a credere nell’obiettivo finale, e al supporto del presidente Ambrogio Molteni, che ha sempre creduto in noi. La gioia più grande è stata la vittoria a Prata di Pordenone, che ci ha garantito il quarto posto e l’accesso ai playoff promozione alla SuperLega: credo che questa emozione non verrà dimenticata facilmente. L’aver raggiunto la semifinale è stato un motivo d’orgoglio in più perché abbiamo dimostrato di poter competere alla pari con squadre che nella regular season si sono posizionate ai vertici della classifica».

Piacenza, nel mentre, ha incassato un netto 3-0 sull’Olimpia e si gode la soddisfazione della A maiuscola.

Per tutti gli altri, invece, ci sarà da attendere la prossima stagione. «Non ho rimpianti di nessun tipo anche perché ci siamo giocati una semifinale alla pari, poi persa ai vantaggi nella “bella”. Essendo un uomo di sport, so accettare il verdetto del campo», chiarisce Cominetti.

Il pensiero finale, ovviamente, è per «un’annata stupenda», frutto - a suo dire - «del lavoro di team», che ha saputo motivare la squadra, e dei suoi ragazzi, «che hanno messo in campo determinazione, umiltà ed entusiasmo».

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