Manzi non delude all’Aprica
Secondo nel mezzo Vertical

Ennesimo piazzamento di valore per l’esperto campione di Cremia

Il vertical sarà stato “mezzo”, ma la fatica è stata intera. Emanuele Manzi ha intascato il secondo posto nella prima edizione del “Mezzo chilometro verticale Palabione” all’Aprica. La gara è stata un amarcord per il cremiese (42anni) visto che, come ha ricordato, si è svolta «sulla pista dove, quarant’anni fa, quando trascorrevo le vacanze invernali nella casa di famiglia all’Aprica, ho messo per la prima volta gli sci».

Sabato però servivano le gambe sui 500 metri di dislivello positivo che separano Piazza Palabione (1.200 di quota) al traguardo posto all’altezza del Ristoro Pasò (1700). Un percorso di 2,2 km disegnato lungo la pista C del Palabione.

Il primo ostacolo che hanno dovuto superare gli atleti (in totale 84), è stata la levataccia all’alba per confermare la partecipazione e ritirare il pettorale. Partenza a cronometro (un minuto tra un atleta e l’altro) per rispettare le norme anti covid. Con questa regola gli atleti sono costretti a dare il massimo, non avendo punti di riferimento, come nelle gare “in linea”.

Manzi, da grande esperto, ha tirato per tutti i 2.200 metri, fermando le lancette del cronometro sul tempo di 17’14”. Solo Michele Boscacci, grande favorito della vigilia, è andato più veloce. E in maniera netta, con l’alpino del Centro Sportivo Esercito, che ha stampato un incredibile 16’15”. Manzi si è aggiudicato la gara dei “terrestri” togliendosi la soddisfazione di precedere di 16 secondi, Alessandro Rossi.

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