Marzorati: «A questa Cantù
serve più spirito di squadra»

Pierluigi Marzorati ha assistito alla partita Acqua Vitasnella-Enel dalla sua solita poltroncina del parterre, senza tradire alcuna emozione.

Non certo una novità, poiché l’icona della Pallacanestro Cantù che sovente è presente al Pianella per godersi le gare della squadra della quale è stato playmaker, capitano e idolo assoluto.

Dunque, Marzorati, che considerazioni ha tratto dal sabato sera al Pianella e più complessivamente dalle partite alle quali ha assistito in questo inizio di stagione a Cucciago?

«C’è una prioritaria, vale a dire che Pino Sacripanti ha davvero parecchio su cui lavorare. So di essere poco originale perché mi rendo conto di non scoprire l’acqua calda, ma questo mi sembra lo state dell’arte».

Come ha visto l’Acqua Vitasnella contro Brindisi?

«Ho notato una squadra in stato confusionale a livello di impostazione del gioco, una squadra peraltro ancora di là da venire».

La ricetta per uscirne?

«Semplice da individuare e da enunciare, difficile da mettere in pratica: c’è bisogno di più gioco d’insieme».

È preoccupato per il futuro? «

No, perché sono tre gli aspetti che mi lasciano tranquillo. Il primo è che la società è sana e ha trovato un proprio equilibrio. Il secondo è che l’ambiente, per quanto esigente, non ti mette chissà quale pressione. Sotto questo profilo non scorgo negatività. Infine, le capacità di Pino Sacripanti debbono rassicurare chiunque».

Un ultimo consiglio ai giocatori?«

Di eliminare il malvezzo di voler risolvere le partite da soli. Insomma, meno individualismo e più spirito di squadra».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola martedì 2 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA