Mister playoff Sabatini
«Como devi crederci»

Intervista all’allenatore protagonista due anni fa di una storica promozione in serie B

Il pensiero di molti tifosi del Como in questi giorni corre spesso a due anni fa. Altra storia, arrivare in fondo ai playoff non era così difficile. Ma il Como non partiva certo da grande favorita. E proprio una vittoria in trasferta, con quel gran gol di Ganz a pochi secondi dalla fine a Benevento, lo lanciò verso una promozione fino a poche settimane prima assolutamente impensabile. Ci pensano in tanti, oggi. E ci pensa anche lui, Carlo Sabatini. Mister discreto e poco appariscente, la guida giusta per quel momento e per quel gruppo.

«Fu un’impresa bellissima, ancora oggi ogni tanto mi chiedono di riparlarne. Per me è un ricordo vivissimo, come fosse accaduto ieri. E me lo tengo ben stretto. La vittoria a Benevento? ci credevamo solo noi...».

Anche questo Como per andare avanti deve vincere in trasferta, a Piacenza. «E non è impossibile, assolutamente. Non voglio fare pronostici anche per scaramanzia, ma per quello che ho potuto seguire durante il campionato il Como è una squadra fresca, che ha entusiasmo, e che non avrà paura di andare a giocare su un campo e in un ambiente che sicuramente non è più difficile di quello che abbiamo trovato noi a Benevento. Insomma, si può fare. E spesso il fatto di aver solo un risultato a disposizione può essere anche psicologicamente un vantaggio. E’ successo a noi, può succedere ancora. L’importante è giocare mentalmente liberi da ogni pensiero, come avevamo fatto noi».

Ci sono ancora in questa squadra giocatori che furono importanti per quella promozione. «Assolutamente, e sono felice che abbiano ancora questa opportunità. Anche perchè parliamo di ragazzi di grande spessore umano, che sicuramente possono dare molto in situazioni come queste. Giocatori come Fietta, Le Noci, Marconi, ma anche ragazzi come Crispino, o Cristiani, direi tutti indiscutibilmente pronti per un’altra esperienza come quella. Faccio a tutti loro un grande in bocca al lupo».

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