Mitchell: «Finché si potrà
io giocherò per Cantù»

Il giocatore è intanto volato negli Stati Uniti dopo essere stata colpito da un lutto familiare.

BASKET

«Non so come andrà a finire e se alla fine dovremo tutti salutare Cantù, ma finché ci sarà la possibilità e le cose andranno bene io rimarrò qui». Tony Mitchell è più che sconsolato, non solo per la sconfitta e i problemi societari, ma soprattutto per i problemi personali che l’hanno colpito. Domenica il giocatore ha ricevuto la notizia della scomparsa della nonna e ha chiesto alla società di prendere un volo per martedì, il giorno dopo la partita, con il biglietto di ritorno già prenotato e la mezza promessa di rimanere a Cantù, perlomeno fino a quando le cose non diventeranno insostenibili.

«Mi spiace per tutta questa situazione - continua Mitchell che dopo aver passato la nottata di domenica al telefono con i suoi cari negli Stati Uniti, lunedì mattina non aveva partecipato alla rifinitura in vista del match serale - è brutto sapere che così tanta storia e tradizione cestistica sia in pericolo. Sono triste soprattutto per i tifosi e la gente di qui. Si respira un’aria diversa a Cantù, mi hanno tutti accolto a braccia aperte. Speriamo che tutto questo possa continuare».

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