Molteni e la Libertas Cantù
«Partiamo per salvarci, poi...»

Il presidente: «Sull’obiettivo primario della società non ci sono dubbi»

Il fischio d’inizio, non fosse altro per tradizione, sarà una riunione tra squadra e staff al Parini. Avverrà tra un paio di settimane, il 26 agosto, e, di fatto, darà il via libera alla stagione 2019-2020 della Pool Libertas.

La serie A2 davanti alla società del presidente Ambrogio Molteni sarà impegnativa: dei due gironi, infatti, la riforma varata lo scorso anno ne ha lasciato soltanto uno, una lotta sportiva all’ultimo sangue non solo per accaparrarsi i pass verso la SuperLega, ma anche per rimanere ancorati a una cadetteria che di minore, vista la qualità delle compagini partecipanti, avrà davvero poco.

In ferie dopo un inizio estate all’insegna delle trattative di mercato, il già citato Molteni non fa proclami. «Obiettivo primario è la salvezza», dice il patron della pallavolo canturina che, dopo un finale di stagione culminato con il derby perso contro Bergamo valido per l’accesso alla finale playoff, pensa al ritorno sul parquet con i piedi per terra, evitando facili entusiasmi. Salvarsi, come detto, è il primo traguardo da rincorrere.

Questo, «avendo allestito una squadra giovane e non avendo ancora a disposizione un main sponsor» in grado di mettere nelle casse della Libertas quella liquidità in aggiunta utile per fare il salto decisivo verso l’alto.

Ciò detto, non è che la truppa di coach Luciano Cominetti starà a guardare gli eventi. «L’obiettivo secondario è raggiungere uno dei primi otto posti», pensiero tutt’altro che semplice da agguantare ma che, qualora arrivasse, sarebbe «accesso ai playoff» e, di conseguenza, andrebbe a bissare l’ultimo campionato giocato a Cantù.

Una buona notizia riguarda il Parini. Le difficoltà in fase di appalto delle opere di ammodernamento hanno di fatto scongiurato il trasferimento altrove delle gare in casa. «Abbiamo avuto per un anno ancora il Parini. Questo è un grande vantaggio», confida il presidente, che già s’era mosso per spostare la sua squadra a Casnate con Bernate e che, al contempo, preferisce la soluzione casalinga invece di un anno di trasferta alle porte di Como.

«Con una serie C in più, oltre alla serie D, non mancheranno comunque i problemi per far giocare tutte le squadre con i pochi spazi a disposizione», prosegue, convinto che, alla fine, una soluzione in ogni caso la si troverà.

Pensando al futuro, il primo pensiero va al capitolo giocatori: «Speriamo di non avere infortuni», commenta Molteni, strizzando l’occhio a quel Mirko Baratti che, «caduto a fine giugno in moto, sta recuperando per arrivare pronto all’inizio della preparazione».

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