Monguzzi chiama il pubblico
«Speriamo torni l’effetto Parini»

Il capitano della Libertas Cantù chiama a raccolta tutti in questo finale caldissimo

L’«ennesima sconfitta» d’una stagione partita male e proseguita, almeno fin qui, ancor peggio, brucia. Capitan Dario Monguzzi, per ancora una volta, analizza una prestazione non all’altezza delle aspettative, con la sua Libertas che ha iniziato come peggio non si poteva la partita di domenica a Calci e che, nel corso del match, s’è ritrovata sempre dietro agli avversari.

«Non siamo quasi mai riusciti a esprimere il nostro gioco, se non nel terzo set, quando abbiamo iniziato punto a punto. I primi due set, invece, sono stati a senso unico», racconta Monguzzi. Tanti, anche in questa occasione, i momenti no della formazione di coach Luciano Cominetti, evidenziati dai problemi nei fondamentali e anche nella concentrazione nella fasi salienti dello scontro.

«Anche questa volta abbiamo arrancato, non essendo efficaci nel servizio al salto. Calci ha preso il largo e ci siamo di conseguenza ritrovati a inseguire, sempre in affanno, a rincorrere i nostri avversari. Avevamo preparato molto bene la partita nel corso della settimana, abbiamo lavorato tanto in palestra, ci siamo impegnati come sempre. E’ stata, insomma, un’altra occasione sprecata».

Il campionato di A2, quest’anno, s’è dimostrato particolarmente complesso da affrontare. La riforma introdotta in estate, che ha portato al dimezzamento delle squadre iscritte, ne ha anche innalzato la qualità. Di questo la Libertas ne ha preso suo malgrado atto. L’ultimo posto in classifica, seppure in condominio con Reggio Emilia, ne è l’immediata conseguenza. «C’è grande rammarico. Per mille ragioni non riusciamo a esprimerci. È stato un anno di cambiamenti in corsa, di ridimensionamenti, di poca esperienza a supporto di una squadra giovane», continua.

All’appello mancano ancora cinque gare, con 15 punti per provare a ricucire i -9 di distanza dalla salvezza, che oggi ha le sembianze di Mondovì. «Ci sono squadre che, a mio parere, sono più attrezzate di noi. Detto questo, ora ci prepariamo per affrontare Santa Croce in casa. Speriamo ritorni il famoso effetto Parini: le partite da giocare sono sempre meno e noi abbiamo bisogno di sempre più punti. Daremo il massimo per non mollare, fino alla fine», conclude il capitano di Cantù.

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