Centomiglia 2022, il sogno
Tornare all’Isola Comacina

Il presidente Ge (Yacht Club Como): «Abbiamo tanti progetti»

La Centomiglia numero 72, disputata domenica scorsa, farà ancora parlare di sé. Erano almeno trent’anni che non si vedevano così tanti partecipanti e i quarantasei in corsa, grazie all’apertura al diporto, hanno fatto rivivere le emozioni di quando il giro di boa era all’Isola Comacina o, nelle ultime versioni alla Punta di Germanello di Laglio.

Con la differenza che allora le barche passavano davanti alla città molto defilate, mentre adesso sfrecciano via in sequenza, con gli Offshore 5000 a fare da battistrada. La vittoria di Serafino Barlesi ha poi mandato in visibilio tutto lo Yacht Club Como, siglando il successo pieno dell’evento. Tant’è che si parla giù della Centomiglia numero 73 del 2022 e la fantasia inizia a correre alla ricerca di nuove soluzioni migliorative.

La punta di Germanello

A dare sostegno ai progetti del presidente Giancarlo Ge e del suo staff, autorevoli pareri del presidente della Canottieri Napoli, Achille Ventura, della Motonautica Pavia, Angelo Poma e della Motonautica Veneziana, Giampaolo Montavoci. Sul tavolo un grande progetto: riportare la Centomiglia all’Isola Comacina o alla Punta di Germanello e mettere un montepremi per superare quota cento di concorrenti.

Ma non pochi i problemi da risolvere, a partire dalla sospensione della navigazione pubblica per almeno due ore e organizzare bus navetta per il trasporto non più solo fino a Moltrasio, come è stato sinora, ma ad Argegno o a Lenno. Ma per la “vecchia” Centomiglia la prefettura decretava solo la “cauta navigazione”.

«È vero – conferma il presidente Giancarlo Ge – ma allora non c’erano nemmeno tanti aliscafi e motonavi così veloci e capaci di produrre moti ondosi, indifferenti per gli offshore, ma pericolosi per le barche più leggere. No. La navigazione pubblica non può essere che sospesa».

«Trovare gli incentivi»

Per quanto riguarda il montepremi? «Abbiamo tanti progetti da realizzare e cerchiamo quindi di trovare gli incentivi. Con Achille Ventura la Centomiglia del Mare, mentre con Poma e Montavoci il proseguimento dell’abbinamento tra Centomiglia e Pavia – Venezia. Giampaolo Montavoci, in particolare mi ha assicurato che l’anno prossimo per entrambe le gare potremmo avere la partecipazione di centocinquanta concorrenti, ma per ottenere questo dovremo creare degli incentivi e, per quanto ci riguarda trovare un percorso di gara che possa sopportare un così grande numero di partecipanti. Il discorso sul Po è diverso, in quanto le barche vanno in linea e non c’è ritorno. Sul lago, invece, il circuito prevede diversi passaggi. Comunque sono certo che una soluzione la troveremo per riportare la Centomiglia agli antichi splendori».

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