La F1 dell’acqua a Como?
Arriva il sì anche del Coni

Al lavoro per un grande progetto che riguardi il 2022 sul primo bacino e a Cernobbio e Blevio

A Como, e non solo a Como, in questi giorni si torna a parlare di Formula 1 Inshore. Se nel 2020 il massimo campionato del mondo di motonautica era saltato per la pandemia, quest’anno riparte il 12 settembre con il Gran Premio d’Itala sulle acque del Po a San Nazzaro d’Ongina.

In programma c’era anche la tappa di Cagliari, ma per il momento è sospesa per problemi esterni all’organizzazione, però sta per essere annunciata anche una prova in Arabia Saudita, mentre la gara conclusiva come sempre sarà a Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, a dicembre.

Guido Cappellini sta dunque già affilando le armi per portare al Team Abu Dhabi il dodicesimo titolo mondiale (l’undicesimo è arrivato lo scorso mese in Polonia, nell’Endurance) come team principal. E proprio Guido Cappellini è stato parte attiva a propiziare l’esordio in assoluto della F1 sul Po.

Ma sia il comasco dieci volte campione del mondo sia il promoter Nicolò di San Germano hanno già gettato le basi per il 2022, avendo nel mirino Como o il lago di Como, come sede storica e privilegiata della F1. La proposta è stata colta subito al volo da Niki D’Angelo, neo presidente del Coni provinciale di Como.

Sul tavolo non solo lo spettacolare circuito cittadino, con l’entrata nel porto, ma anche il bacino tra Cernobbio e Blevio, che già nel 2011 e nel 2012, era stato il teatro di due strepitosi Mondiali di Classe 1 Offshore. «Quando Guido Cappellini, del quale sono amico da una vita e pure coetaneo – spiega Niki D’Angelo – mi ha parlato del progetto, ho colto subito la portata dell’evento, che oltre a una competizione sportiva d’alto livello, per di più collocata sulle acque che hanno fatto la storia della motonautica, costituisce una grande promozione turistica del nostro lago. Ciò rientra nei miei obiettivi di sostenere tutte quelle grandi manifestazioni sportive che rilanciano il territorio nel post pandemia».

Come intende operare? «Con Guido e il promoter definiremo i dettagli, ma sono disponibile sin d’ora a sostenere l’iniziativa e pure dare all’evento il patrocinio Coni».

Sull’opzione di Cernobbio è particolarmente favorevole Guido Cappellini. «Dai contatti che ho avuto sul posto – assicura – ho già trovato alcune adesioni e con l’appoggio di Niki D’Angelo, la possibilità di realizzare il progetto è concreta. Oltre tutto, il successo dei due gran premi di Classe 1 hanno testato a suo tempo il gradimento della location sia ai team, sia al pubblico».

Como dunque diventa il piano B? «Assolutamente no – ribatte Nicolò di San Germano – perché Como è stata la prima a portare la F1 in Italia nel 1981 ed ha una tradizione d’eccellenza. I rapporti con lo Yacht Club Como sono ottimi e ne parlerò sicuramente con il presidente Giancarlo Ge. L’importante è che la F1 ritorni sul lago di Como, perché è questa la sede più famosa nel mondo e alla quale tutti tornano sempre volentieri».

E allo Yacht Club Como piace l’idea? «Siamo sempre stati aperti alle proposte – dice il presidente Giancarlo Ge - e ci rendiamo quindi disponibili a parlarne. Purtroppo in questo momento la situazione del lago è disastrosa per il cumulo di detriti, che ci tiene bloccato il porto e minaccia anche lo svolgimento delle Centomiglia. Comunque speriamo che si risolva tutto e si possa tornare a parlare anche di F1».

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