Bel colpo Libertas
Ha preso Copelli

Con i suoi 196 punti nella stagione 2020-2021, Riccardo Copelli è stato il quarto centrale più prolifico della serie A2

Con i suoi 196 punti nella stagione 2020-2021, Riccardo Copelli è stato il quarto centrale più prolifico della serie A2. Naturale, dunque, che la soddisfazione del presidente Ambrogio Molteni nel presentarlo: «Sono molto contento che Riccardo Copelli abbia accettato di venire a far parte della famiglia Libertas a Cantù. Sono sicuro che sarà un punto di riferimento importantissimo per tutta la squadra».

Cremonese di nascita, classe 1996, Copelli proviene dalla Kemas Lamipel di Santa Croce, ossia l’avversaria che la Pool Libertas ha battuto nel primo turno degli ultimi playoff.

«Riccardo - dice coach Matteo Battocchio - è un innesto di altissima qualità. Nel suo ruolo è uno dei giocatori più forti della categoria. È un attaccante molto importante e quest’anno ha fatto veramente bene anche a muro. Mi aveva impressionato durante lo scorso campionato e credo che possa crescere ulteriormente. Ci sono degli aspetti su cui sono curioso di lavorare con lui. Penso sia un’aggiunta molto importante per la squadra, perché ci aiuterà ad avere più soluzioni offensive e a muro».

Non ci sono soltanto i palloni messi a terra nell’ultimo campionato a far guardare con ottimismo al nuovo centrale della Libertas, ma anche un passato che, prima di Santa Croce, annovera tra le esperienze fatte il passaggio da A2 a Superlega con la Gas Sales Piacenza tra 2018 e 2020, l’A2 a Lagonegro (2017-2018) e l’esordio nella massima serie con la Gi Group Monza (A1), intervallati del passaggio in B alla Audax Volley Parma (2016-2017).

Ora, l’approdo nella Città del mobile.

«Cantù –dice Copelli - è una realtà che mi ha sempre attratto, anche quando giocavo a Monza. A Piacenza, poi, ho giocato con un ex, Mario Mercorio, che me ne ha sempre parlato bene. In più, e sembra quasi uno scherzo del destino, quest’anno ai playoff siamo stati eliminati proprio dalla Pool Libertas. Ho avuto un’ottima impressione dell’ambiente e dell’allenatore. Per la prossima stagione, spero innanzitutto che si torni a giocare con il pubblico: quella appena conclusa vorrei rimanesse un unicum. È stato bello portare a termine la stagione nonostante tutto, ma in campo c’era un clima surreale a causa silenzio assordante».

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