Capitan Monguzzi a quota 17 (anni)
Simbolo di fedeltà per la Libertas

È arrivata la scontata conferma per uno dei giocatori simbolo di Cantù

CANTU’ A Cantù ha vissuto praticamente tutta la sua vita sportiva. Due promozioni dalla serie B, una finale, una semifinale e due quarti playoff A2, due partecipazioni alla Coppa Italia di A2; il tutto, mettendo a terra oltre1600 palloni per la gioia della società e degli appassionati.

Ora, Dario Monguzzi ci riprova. Lo fa con l’entusiasmo di un ragazzino e, al contempo, con l’esperienza di un giocatore di quasi 37 anni, 17 dei quali vissuti con la stessa maglia addosso, quella della Pool Libertas.

«Questo – dice - sarà il mio 17° anno qui, il mio decimo in A2. Molteni e Battocchio mi hanno detto che la mia conferma non era in dubbio: questo mi fa molto piacere, dopo tutti questi anni».

Partito dall’Asystel Milano tra giovanili e B2 (1998-2003), il centrale di Desio s’è poi spostato al Volley Merate, in B2, nella stagione successiva. Un altro anno al Volley Milano (B1, 2004-2005) e, a quel punto, l’approdo a Cantù, società che sarebbe diventata la sua casa, tanto da non lasciarla più.

Detto del passato, il futuro si chiama ancora A2: «Sono molto speranzoso e fiducioso: dal mercato che la Libertas sta facendo, si vede che vuole dimostrare ancora di più il suo valore. Sono contento degli acquisti fatti, dal palleggiatore agli schiacciatori ai centrali. Se il livello dell’allenamento quotidiano è alto, anche la domenica potremo esprimere un livello di gioco alto», conclude.

Soddisfazione per il rinnovo anche dal presidente Ambrogio Molteni: «Il suo apporto – afferma Molteni - sarà per noi ancora molto importante per raggiungere, con la nuova squadra, quegli obiettivi che ci siamo prefissi nella prossima stagione. Nostro capitano dopo la partenza di Ubi Gerosa, ci ha guidato in tante battaglie vinte e perse, ha sempre dato esempio di serietà e dedizione che oggi lo contraddistinguono come uno dei giocatori più apprezzati di tutta la serie A. Spero possa anche fare da esempio e tutor per i giovani che avremo in squadra e che i ragazzi sappiano riconoscere in lui un riferimento sicuro».

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