Crimella e l’A2 con la Tecnoteam
«Onore, onore e onore alle ragazze»

Il presidente e patron di Albese con Cassano raggiante dopo la promozione

«Onore, onore, onore alle dodici ragazze che hanno vinto il campionato». A fine gara, il presidente della Tecnoteam, Graziano Crimella, è giustamente raggiante.

Lo è per il sogno raggiunto dopo tanti anni di sforzi, lo è per quel saluto al termine del secondo set che le sue ragazze gli hanno voluto tributare applaudendolo direttamente dal campo, tutte assieme, rivolte alla balaustra da cui da sempre lui assiste ai match casalinghi.

«Sono un po’ emozionato, come potete immaginare», racconta al termine della sfida del Pedretti. Lui, che del Cs Alba è anima fin dalla fondazione, o comunque giù di lì, pensa a chi è stato con lui nei primi 47 anni di passione sportiva: «Questa vittoria – commenta - la dedico anche a tutti quelli che sono stati durante tutti questi anni miei collaboratori, a chi mi ha preceduto alla precedenza e alle persone che non ci sono più. È un traguardo cui ambivo da tanti anni, è la mia seconda, dopo la famiglia».

Il sorriso di Crimella è di quelli che difficilmente si vedono sul suo volto. «Quest’anno sono stracontento, anche perché abbiamo trovato delle ragazze veramente magnifiche; va dato loro il merito perché alla fine in campo ci vanno loro», continua.

Un pensiero per l’allenatore Cristiano Mucciolo e per tutto lo staff, prima di tornare alla soddisfazione per essere arrivati a un passo dalla pallavolo femminile di vertice: «Sono orgoglioso, sono orgoglioso perché in un paese piccolo come Albese arrivare a questo traguardo è stato per me un onore e penso lo debba essere anche per tutti gli abitanti», sottolinea il presidente di Albesevolley.

Una promozione, quella in A2, che porterà Albese con Cassano a un passo dalle grandi piazze del volley, un risultato sportivo che il patron albesino cullava nel cuore da diversi anni, ormai.

«Ringrazio tutta la gente che è rimasta qui a festeggiare con noi; Albese dal punto di vista sportivo era famoso soprattutto per il ciclismo e per i suoi due campioni olimpici; ora non c’è più soltanto il ciclismo, c’è la pallavolo che è arrivata quasi ai massimi livelli», conclude Crimella.

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