La Libertas Cantù in ansia
«I tamponi? Una lotteria»

Redaelli: «È difficile da gestire l’incertezza dopo ogni giro di controlli»

«Stiamo vivendo una situazione un po’ delicata, che mette in ansia le persone». Massimo Redaelli, general manager della Pool Libertas, non nasconde dubbi circa la possibilità di proseguire il campionato e, allargando lo spettro, di dover sottostare a nuove restrizioni imposte dall’aumento sostanziale del numero dei contagi.

«Andando avanti così le cose, c’è da temere veramente un nuovo lockdown visto il numero dei positivi in costante aumento», premette prima di entrare nel vivo dell’annullamento della partita contro Santa Croce prevista, e non disputata, domenica pomeriggio al PalaFrancescucci. A causare il rinvio disposto dalla Lega Serie A è stata l’acclarata positività di cinque giocatori della Kemas Lamipel, condizione che di fatto ha impedito la trasferta della squadra toscana alla volta di Casnate.

Da regolamento, infatti, oltre i tre giocatori contagiati è possibile chiedere il posticipo del match; al contempo, affinché il medesimo possa essere giocato al di sotto delle tre positività è necessario che gli altri compagni di team siano sottoposti a ulteriori verifiche prima di scendere in campo.

Fin qui il discorso è apparentemente chiaro. A renderlo meno lineare c’è però la consapevolezza che, in questa fase, la gestione dei tamponi è complessa, tanto che i risultati tardano ad arrivare e, quindi, anche una sola positività, se comunicata a ridosso della partita, ne provoca il posticipo a causa dell’impossibilità nel concreto di effettuare i richiesti tamponi di verifica sulla restante parte del cosiddetto gruppo-squadra.

Un esempio arriva proprio da quanto accaduto alla Libertas la scorsa settimana. «Martedì abbiamo effettuato, come da prassi, i tamponi. Per disservizi causati dalla mancata fornitura al laboratorio dei reagenti non abbiamo avuto gli esiti. Venerdì pomeriggio ci hanno comunicato che i reagenti erano finalmente stati consegnati. Peccato che l’effettuazione della lettura dei tamponi dopo tre giorni dai test sui giocatori sia risultata illeggibile». A quel punto è stato necessario effettuare un nuovo tampone, per fortuna con conferma della negatività di tutti, il cui esito è arrivato soltanto nella mattinata di sabato, ossia alla vigilia della gara. Nel frattempo, le notizie arrivate da Santa Croce avevano già portato all’annullamento della sfida domenicale.

La questione, però, è sostanziale: qualora ci fosse stato anche un unico giocatore positivo, «sarebbe stato impossibile fare le controprove alla restante parte della squadra» e, di conseguenza, il rinvio avrebbe dovuto chiederlo anche Cantù. «Noi stiamo facendo tutto quello che si deve fare a livello di precauzioni. Ma è tutto molto difficile».

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