«Libertas, godiamoci i playoff
Non abbiamo nulla da perdere»

Il general manager Redaelli è molto fiducioso per la post season

Quell’ «e chissà» buttato lì nel finale di discussione, in realtà, dice molto della volontà della Pool Libertas di guardare ai prossimi playoff con l’ambizione di chi sa di non avere granché da perdere.

Non c’è un vero e proprio obiettivo per Cantù, ma di certo non manca il desiderio di giocarseli quanto più possibile, fin dove si riuscirà ad arrivare. «Adesso abbiamo la testa ai playoff», dice candidamente il general manager canturino Massimo Redaelli, convinto che la sua squadra potrà «togliersi qualche soddisfazione» nella seconda fase del campionato di serie A2.

«Non abbiamo nulla da perdere. Questa squadra ha il potenziale per uscirne a testa alta, sia in caso di vittoria, sia in caso di sconfitta», analizza Redaelli pensando alla prossima sfida incrociata con Santa Croce.

Da domenica in poi, sarà la Kemas Lamipel l’avversario da battere. Un incrocio senza dubbio affascinante, contro una compagine costruita per fare bene e che, dopo il contagio interno da Covid-19, non si è più espressa sui medesimi livelli del pre-epidemia.

«I playoff – prosegue il gm canturino – dobbiamo goderceli, dobbiamo viverli molto serenamente. Santa Croce, come del resto tutte, è un’ottima squadra e prima che fosse colpita dal Covid-19 ha fatto vedere grandissime cose». Brandendo la bandiera del «ce li meritiamo», Redaelli pensa alle prossime tre partite con grande leggerezza.

Nessuna pressione sulla sua truppa, ma tanta convinzione nei suoi mezzi, com’è giusto avere quando si parla di sport. La sconfitta contro Brescia, in questo senso, non spaventa.

«Un pochettino me l’aspettavo, perché le energie sprecate fino al turno scorso sono state tante e l’obiettivo è stato raggiunto con una giornata d’anticipo. È chiaro che si voleva fare bene, chiudere in bellezza. La motivazione di Brescia, però, era più forte rispetto alla nostra, perché dalla loro vittoria corrispondeva la possibilità, o meno, di giocare l’eventuale bella dei playoff in casa», conclude Redaelli.

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