Libertas, la vigilia un po’ agitata
«Dobbiamo pensare a crescere»

Nel giorno della presentazione ufficiale, parla il tecnico Battocchio

«Ora dobbiamo solo pensare a crescere, come gioco e come cattiveria, con molta serenità». Ormai agli sgoccioli la fase di preparazione e con il mirino puntato sull’esordio di domenica contro Cuneo, la Pool Libertas che sarà presentata ufficialmente stamattina ha ancora qualche difetto da limare.

Ko con Reggio Emilia

La sconfitta subita nell’ultima amichevole contro Reggio Emilia e, più in generale, l’assenza di vittorie nel pre-campionato al cospetto delle altre formazioni di A2 incontrate lungo il percorso di avvicinamento alla stagione 2021-2022 preoccupano relativamente coach Matteo Battocchio che, pur riconoscendo di essere «purtroppo un po’ più indietro di quanto pensassimo», guarda comunque con ottimismo al torneo che si aprirà nel fine settimana al PalaFrancescucci di Casnate con Bernate.

«Le ultime due settimane prima dell’esordio – commenta Battocchio - sono chiaramente fondamentali. Affrontarle senza Federico Mazza, che è out per un problema fisico, e con questa assenza che va ad aggiungersi a quella di Dario Monguzzi, ci costringe, ovviamente, a un lavoro diverso rispetto a quello che avremmo voluto fare».

Nell’ultima sfida giocata, il posto 2 è stato affidato a Stefano Trovò, centrale proveniente da Gallarate e diretto in prima battuta a Mozzate, in serie C.

«Fuori due dei tre centrali»

«Abbiamo fuori due dei tre centrali; per fortuna la società è stata brava a trovare un nuovo innesto last minute, che però arriva dalla serie C e quindi ha bisogno di tempo e di allenamento per arrivare a un livello decisamente più alto. Questo comporta, oltre a un lavoro che deve essere gioco-forza differente per non sovraccaricare i pochi centrali rimanenti, un livello più basso di allenamento che poi si traduce in gara in sciocchezze come quelle che ci hanno fatto perdere il primo e il terzo set nell’ultimo test», analizza il tecnico canturino.

L’ottimismo in casa Cantù, in ogni caso, non manca. Al campo, a partire da domenica, il compito di scogliere la prognosi: «I giocatori si stanno impegnando tanto e stanno facendo più del possibile. Questa è una cosa che più avanti ci tornerà indietro», chiude Battocchio.

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