Mazza, dal virus al campo
«Sono stati giorni tremendi»

Si racconta il giocatore della Libertas Cantù, tornato negativo

Degli otto giocatori contagiati dal coronavirus, Federico Mazza è stato il primo – e finora anche l’unico - a negativizzarsi. Il tampone molecolare effettuato a metà della scorsa settimana, infatti, ha detto che il centrale della Pool Libertas non è più contagioso e, dunque, potrà rientrare tra gli uomini a disposizione di coach Matteo Battocchio in vista degli allenamenti di questa settimana.

Praticamente senza sintomi evidenti, per il numero 8 di Cantù sono stati comunque giorni lunghissimi quelli passati lontani da tutto e da tutti, specie pensando a quanti non hanno avuto la sua stessa fortuna. «In 10 giorni di isolamento ci sono stati attimi tremendi», racconta ora che, pur risultato positivo, ce l’ha fatta a scollinare, evitando guai peggiori.

La sensazione più complessa da affrontare, ovviamente, è stata «l’idea di non poter uscire, incontrare i miei amici e compagni di squadra, andare in palestra, fare una passeggiata con la mia cagnolina, respirare l’aria fresca e vedere, il cielo», con il pensiero fisso al successivo tampone di verifica e a quel via libera che apparentemente non arrivava mai. «Sicuramente il fisico da sportivo mi ha aiutato, così come il sostegno di amici e parenti: i loro messaggi, le loro chiamate “ in call” mi hanno dato la forza nei momenti più complessi, anche se sono stato fortunato in quanto non ho mai avuto sintomi e non sono stato realmente male», prosegue.

Al secondo anno consecutivo alla Libertas dopo le parentesi di Monza e Catania (in realtà, Mazza aveva fatto parte del roster anche nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017), il giocatore testimonia tutto il suo stupore circa un contagio dal quale, in precedenza, s’era di fatto sentito lontano anni luce, viste anche le procedure messe in campo per evitare problemi sanitari all’interno del cosiddetto gruppo-squadra. «La cosa che mi ha lasciato veramente senza parole – prosegue - è essere risultato positivo al Covid-19: mai e poi mai avrei pensato che toccasse pure a me. Nel giro di qualche giorno, però, l’epidemia è esplosa in tutta la squadra o quasi; piano piano anche i miei compagni stanno guarendo e presto ci potremo allenare di nuovo tutti insieme. Non vedo l’ora».

In attesa del rientro alla Candy Arena per gli allenamenti con gli altri negativi, Mazza – e, come lui, tutti coloro che si trovano in isolamento – s’è concentrato su un po’ di lavoro di mantenimento direttamente dal proprio domicilio. «Da casa, in modo più leggero , abbiamo continuato in ogni caso ad allenarci senza sforzare troppo il fisico, come mi hanno suggerito il coach, il dottore e il nostro preparatore», conclude.

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