Regole del Volley Cabiate
Ha un codice etico

Un’elencazione di azioni positive che, raccolte in una Carta raccontano il desiderio della società di darsi regole di comportamento chiare e precise

Facendo un paragone un po’ irriverente, quelli pubblicati la scorsa settimana dalla Pallavolo Cabiate sono un po’ i suoi “Dieci comandamenti”, un’elencazione di azioni positive che, raccolte in una Carta etica non a caso così denominata, raccontano il desiderio della società di darsi regole di comportamento chiare e precise per «tracciare la rotta» di società, atleti e genitori di questi ultimi.

Il desiderio, a dirlo è la presidente Maria Cristina Corti, è «rendere più solidi e concreti i principi su cui si fonda la nostra associazione», proposito che dopo settimane di studio all’interno della dirigenza ha dato i natali a un decalogo che, pubblicato sul sito sociale, individua le linee direttive alla base dell’appartenenza alla stessa associazione sportiva.

Tutto ha origine «nei mesi del lockdown», momento a partire dal quale si è pensato di raccogliere i valori fondanti del sodalizio per «tracciarli in una sorta di codice etico, per sintetizzarli, visualizzarli, avere contezza di cosa ci proponiamo di fare e di come farlo».

Prima ancora che ai risultati sul campo, insomma, Corti – e con lei gli altri componenti della società – ha voluto evidenziare principi quali «la solidarietà, la correttezza, il rispetto delle regole, dei compagni, delle persone e delle istituzioni» a faro di tutti i suoi tesserati, un lavoro che mira a uniformare comportamenti e vedute per evitare che come troppo spesso accade anche nello sport qualcuno trascenda, uscendo da quel seminato che la Pallavolo Cabiate ha faticosamente messo a disposizione di tutti i suoi aderenti. Valori di cui lo sport ha bisogno come non mai lo sport al giorno d’oggi.

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