Passaggio da Gerasimenko a Tic
Ecco come sarà la nuova Cantù

Le dimissioni di Popov, il ruolo centrale di Mauri e i volti nuovi e conosciuti: tutto quello che potrà accadere dalla prossima settimana

Lunedì, soprattutto per gli scaramantici del “finché non vedo non ci credo”, parrebbe ancora lontanissimo, ma c’è chi, dietro le quinte, sta già pensando al futuro immediato della Pallacanestro Cantù. Che sta passando di mano dalla famiglia Gerasimenko alla compagine Tic, tutto insieme Cantù, prima dell’ingresso in società della multinazionale statunitense, la Southern Glazer’s Wine & Spirits di Miami, ingresso previsto non prima di un mese.

Si pensa, infatti, all’immediato post firma dal notaio, e cioè a dare una connotazione, ancorché provvisoria, all’immediato più prossimo. Non fosse altro per poter essere operativi e sbrigare già da subito tutte le incombenze, da quelle economiche agli affari di Federazione e Lega basket. Passare subito al contrattacco.

L’attuale amministratore delegato, Roman Popov, al di là della scadenza naturale vista la fine dell’era Gerasimenko, l’aveva sempre detto: «Chiusa questa operazione, e speriamo positivamente, me ne andrò».

Ora dovrà preparare la documentazione e mettersi a disposizione per il passaggio di consegne. Secondo i rumors, avrebbe già fatto arrivare a Cermenate, in sede, le proprie dimissioni. C’è chi dice addirittura qualche giorno prima del closing.

E quindi? Per competenze e conoscenze, naturale che a prendere in mano il timone ora sia Andrea Mauri, già operativo in Legabasket ad esempio e nei rapporti con la squadra. Facile dunque pensare a un suo immediato ruolo di ad, premio anche a tutti gli sforzi profusi per portare in porto l’operazione.

Sul coinvolgimento del dirigente canturino, dunque, non parrebbero dubbi, anche se poi in una visione più globale e definitiva della faccenda a lui toccherà la supervisione sul palazzetto, visto che ne ha seguito gestazione e progettazione sin dai primi passi.

Poi, si volesse fare un ulteriore passo in avanti, in attesa dell’ingresso dei nuovi soci, si potrebbe procedere alla nomina di un nuovo consiglio di amministrazione, dove quasi certamente andranno a sedere Angelo Passeri, presidente di Tic, Antonio Biella, direttore generale di Acqua San Bernardo, e, probabilmente, anche Roberto Allievi, figlio del sciur Aldo, che in questo ultimo frangente, si è speso molto.

Da verificare e non trascurare anche le posizione di tre degli ex soci più operativi nel recente passato. E ci riferiamo ad Antonio Munafò, che vorrebbe dire anche programmazione futura con il suo Pgc (Progetto Giovani Cantù), il fedelissimo, soprattutto di Mauri, Sergio Paparelli e Stefano Salice.

Da questo lotto di nomi, anche se sorprese non sono escluse, potrebbe anche uscire il nome del prossimo presidente. Al momento, euforia sì ma piedi ben piantati per terra, il favorito sembrerebbe Biella, con Allievi che ha buone chance. Ma questa sarà un’altra storia, tutta ancora da scrivere. Aspettiamo lunedì

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