Polemica Aic-Lega Pro
Rischio di sciopero

Ieri è arrivata una durissima risposta di Ghirelli alle accuse mosse in particolare dal vicepresidente Aic, Umberto Calcagno, sulle liste a 22

E’ sempre più duro lo scontro tra l’Associazione calciatori e la Lega Pro, in particolare con il presidente Francesco Ghirelli sul tema della lista 22. Al centro della questione, le liste chiuse a ventidue giocatori, norma che il sindacato continua a contestare, con tanto di minaccia di sciopero alla prima giornata. L’altro ieri un rappresentante dell’Aic è stato anche a Bregnano, per parlare con i giocatori del Como, come sta avvenendo del resto in tutte le altre squadre.

Ieri è arrivata una durissima risposta di Ghirelli alle accuse mosse in particolare dal vicepresidente Aic, Umberto Calcagno, secondo cui questa scelta penalizzerebbe pesantemente i giocatori. «Calcagno – dice tra l’altro Ghirelli – continua imperterrito ad accusare a gettare fango sui presidenti di Lega Pro che hanno democraticamente deliberato il nuovo regolamento, quei presidenti che pagano di tasca propria ogni mese i giocatori che lui dovrebbe tutelare». «Ora basta, le accuse e le minacce non sono più accettabili, il campionato partirà e ognuno si assumerà le sue responsabilità», conclude. La questione però non sembra del tutto chiusa, anche per questo scontro che non accenna a stemperarsi e che non porterà certamente a ritirare la minaccia di sciopero.

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