Prima a Treviglio e poi a Torino
Cantù, due trasferte alla ripresa

Finalmente domenica si dovrebbe ripartire. con la squadra di coach Sodini ancora lontana da casa. Per il ritorno a Desio bisognerà attendere il 30 gennaio

Ancora una settimana e Cantù tornerà (finalmente) in campo per affrontare Treviglio nell’ultima giornata del girone di andata di serie A2: palla a due domenica alle 18 al PalaFacchetti. La S.Bernardo-Cinelandia Park non gioca una partita ufficiale dallo scorso 21 dicembre – battuta l’Urania Milano 77-67 al PalaBancoDesio – e ha avuto un inaspettato periodo supplementare per preparare il girone di ritorno.

L’incubo Covid

Inaspettato perché nel campionato di A2 è tornato l’incubo Covid, che ha costretto la Lega a rinviare in blocco tutte le partite del 2 gennaio - che avrebbero decretato la conclusione del girone di andata – a domenica 16.

Il campionato riprenderà quindi con la disputa di Treviglio-Cantù e proseguirà il 23 con un’altra trasferta per la S.Bernardo, a Torino. Per i tifosi, il primo appuntamento in casa sarà domenica 30 alle 18 contro la Jb Monferrato, oltre un mese dopo l’ultima apparizione al PalaBancoDesio. Restano ancora da decidere le date dei recuperi contro Capo d’Orlando e Pistoia.

Cantù torna quindi in palestra oggi, dopo una periodo in coach Sodini ha alternato giorni di riposo e momenti di lavoro sostenuto in palestra, per via del calendario mutato. Questa settimana, la S.Bernardo-Cinelandia Park lavorerà tutti i giorni – c’è un doppio allenamento in programma giovedì – per preparare la trasferta contro Treviglio.

Gli avversari hanno immediatamente provveduto a cambiare in corsa l’americano Potts, risultato positivo a un controllo antidoping lo scorso 12 dicembre contro Pistoia (che ha perso per identico motivo Jazz Johnson): nelle scorse ore Treviglio ha ufficializzato l’arrivo dello statunitense, con passaporto italiano, Adam Sollazzo, che ha lasciato così i galiziani del Breogan Lugo pir di tornare in Italia.

Cantù spera di poter finalmente contare su Severini, fermo da un paio di mesi dopo l’infortunio alla caviglia contro Trapani. Una lunga assenza, che ha certamente pesato in qualche partita: il giocatore ha disputato 4’ contro l’Urania, giusto il tempo di riprendere confidenza con il campo.

La vera incognita

La vera incognita a questo punto resta Johnson. Tanti elementi fanno credere che per il giocatore non cambierà nulla, nonostante le sue note posizioni “no vax”. Il decreto del 5 gennaio prevede un obbligo di vaccinazione per i lavoratori over 50, quello del 30 dicembre impone l’obbligo di green pass rafforzato per entrare in palestre, centri sportivi, ecc…

A questo punto, resta solo da chiarire un punto: Johnson è da considerare professionista o dilettante? Se la sua posizione fosse equiparata – occorre una linea guida chiara del governo – a quella di un giocatore di A, non ci sarebbero problemi. Se invece verrà fatto valere lo status di “dilettante”, comincerebbero a sorgere problemi. In attesa di comunicazioni ufficiali, il giocatore si allenerà a parte.

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